Negli ultimi anni, in seguito al rapido sviluppo economico di Chongqing, e in particolar modo sin dal 2013, anno in cui l'Italia ha istituto il consolato generale nella città, gli scambi e la cooperazione tra Chongqing e l'Italia sono diventati sempre più stretti, facendo ottenere risultati fruttuosi alla cooperazione tra le due parti in diversi settori, come quello economico, commerciale, e culturale, o quello legato agli investimenti. Di recente, in un'intervista esclusiva concessa a Radio Cina Internazionale, il Console Generale d'Italia a Chongqing Sergio Maffettone ha affermato che Chongqing sta presentando, nell'ambito dei processi di apertura e sviluppo che l'hanno contraddistinta, straordinarie opportunità di mercato, aggiungendo che le imprese italiane dovrebbero cogliere tali occasioni, investendo e ampliando le cooperazioni in città.
Chongqing rappresenta un importante fulcro della strategia che mira alla valorizzazione della parte occidentale della Cina. Essa è situata nel punto che congiunge "Una cintura e una via" con la Cintura economica del Fiume Azzurro, e svolge quindi un ruolo importante e peculiare per lo sviluppo regionale cinese e le politiche d'apertura all'estero. Negli ultimi anni, in particolar modo intorno all'iniziativa di "Una cintura e una via" e alla strategia nazionale legata alla Cintura economica del Fiume Azzurro, la città di Chonging si è impegnata a creare un'importante area per l'apertura nell'entroterra cinese, assorbendo e formando una serie di settori emergenti. A partire dal 2014, Chongqing si è aggiudicata per 11 mesi il primato per la crescita del PIL. Maffettone ha rilevato che l'Italia è molto ottimista circa le potenzialità e le prospettive legate allo sviluppo economico di Chonqqing, e presta molta attenzione alla cooperazione a tutto campo con la città.
"Chongqing ha una posizione privilegiata in quanto è l'unica municipalitaà autonoma all'interno della Cina e quindi gode di una capacità e rapidità di decisione amministrativa che non hanno le altre province, sappiamo anche che il Consiglio di Stato cinese ha identificato in Chongqing e Chengdu un nuovo agglomerato urbano che costituirà insieme il nuovo motore della crescita cinese dopo l'agglomerato che ruota intorno a Pechino, Tianjin, Shnaghai, Suzhou, Jiangsu, Zhejiang, Canton e il delta del Fiume delle Perle. Chongqing sicuramente ha un ruolo di punta anche per quanto riguarda la strategia Una cintura e una via proprio per la sua posizione logistica chiave."
In questo contesto, a partire dalla sua istituzione, il consolato generale d'Italia a Chongqing si è impegnato instancabilmente nel promuovere gli scambi a tutto campo tra l'Italia e la città di Chongqing, portando a termine un gran numero di lavori altamente fruttosi volti alla promozione della sinergia in vari settori, con un occhio di riguardo per la cooperazione economico-commerciale tra le due parti. Il consolato generale d'Italia a Chongqing ha stabilito ottime relazioni di cooperazione con le istituzioni, le università, le imprese e gli istituti culturali di Chongqing, diventando un propulsore per un'ampia e approfondita cooperazione tra l'Italia e la città di Chongqing, e persino tra l'Italia e la regione sudoccidentale della Cina. Maffettone ha illustrato:
"L'Italia da quando ha aperto questo consolato generale a Chongqing 3 anni e mezzo fa, ha incrementato di molto la sua presenza qui, sia sul piano del numero dei connazionali che sono venuti a Chonqing, quando eramo arrivati erano solo una ventina, poi sono cresciuti, adesso sono circa sui 200; sia sul piano degli investimenti del commercio. Il consolato è stato aperto proprio per, non per la presenza nutrita di connazionali, ma per favorire gli scambi di natura economica e commerciale. Quindi è un consolato che ha forte vocazione commerciale ed economica. Ed effettivamente in quest'area della Cina ci sono tantissime opportunità che noi cerchiamo di presentare agli italiani. Abbimo ricevuto tantissime delegazioni, abbiamo organizzato diversi forum sia nel settore d'urbanizzazione, del settore automotive, del settore dell'ambiente, puntando su quelli che sono i punti di forza della collaborazione bilaterale tra Italia e Cina al livello nazionale, ma anche le specificità territoriali, per esempio il caso di automotive."
Negli ultimi anni, grazie alla stretta sinergia tra Chongqing e le varie istituzioni italiane, gli scambi economico-commerciali tra le due parti sono diventati sempre più frequenti, portando a fruttosi risultati: il gruppo FIAT, la Finmeccanica e la Piaggio hanno tutti progetti d'investimento a Chongqing; il parco industriale sino-italiano creato dalle due parti ha attratto l'insediamento di 37 imprese italiane; il Gruppo Lifan e il Gruppo Shineray hanno filiali anche in Italia. Su questa base, in seguito all'avanzamento della realizzazione dell'iniziativa di "Una cintura e una via" e grazie agli importanti vantaggi geografici di cui gode la città di Chongqing, l'Italia si è mostrata anche interessata a rafforzare la cooperazione con la città riguardo l'estensione della linea ferroviaria Chongqing-Xinjiang-Europa, in modo che l'Italia possa integrarsi in modo ancora più approfondito nella realizzazione dell'iniziativa. Maffettone ha detto:
"Noi stiamo cercando di indurre le autorità di Chongqing a costituire una filiale in Italia della ferrovia intercontinentale che ha ora termine in Germania. Un'altra possibile alternativa sarebbe poi quella di legare questo investimento cinese legato alla ferrovia con un porto italiano, quale un porto dell'alto Adriatico, per creare quel collegamento in Italia tra la ferrovia e il trasporto marittimo."
I risultati raggiunti in ogni area di cooperazione tra Chongqing e l'Italia sono sotto gli occhi di tutti. Nel mese di febbraio scorso, durante la sua visita in Cina, il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha considerato Chongqing come una tappa importante del suo viaggio. Maffettone ha affermato che la visita del presidente Mattarella riveste un significato di grande importanza nell'ambito della promozione del costante ampliamento della dimensione degli investimenti e delle attività commerciali bidirezionali, dell'approfondimento degli scambi in diversi settori, tra cui quello scientifico e tecnologico, turistico, dell'istruzione, e della tutela dei beni culturali, nonché dell'attiva promozione della costruzione del Parco industriale sino-italiano.
"Questa e' stata una visita storica per le relazioni bilaterali tra Italia e Chongqing in particolare perche' ha suggellato definitivamente l'importanza che lo Stato italiano ha per questa parte della Cina. La visita de presidente ha quindi dato una spinta molto importante alla costruzione di questo parco industriale e ha anche influito sullo studio della lingua italiana. Ricordiamo la sua visita alla scuola elementare del popolo di Chingqing che ha deciso di istituire l'italiano come lingua obbligatoria per i suoi studenti."
Maffettone ha sottolineato che per le imprese e gli investitori italiani Chongqing rappresenta un'opportunità da non perdere. Spera quindi che sempre più aziende italiane possano cogliere questa occasione, senza lasciarsi scappare la possibilità di esplorare il mercato cinese con base a Chongqing.
"Mi auguro che gli imprenditori italiani possano cogliere appieno le opportunita' che il mercato cinese presenta oggi e non giungano quando gli spazi sono gia' esauriti. A Chongqing quindi abbiamo avuto finalmente la possibilita' di dire che l'Italia non e arrivata dopo gli altri ma anzi prima, e dobbiamo avere il coraggio di credere in questa parte della Cina e nell'amicizia del popolo cinese e nelle straordinarie opportunita' che si presentano ora, qui, a Chongqing."