Shanghai: cinque delegati italiani al Y20
  2016-08-24 10:09:20  cri

Alla fine del luglio scorso si è tenuta a Shanghai la conferenza giovanile (Y20) 2016 del G20. Oltre 100 rappresentanti giovani provenienti dai Paesi membri, paesi ospiti e organizzazioni internazionali hanno proceduto a ricche discussioni sul tema principale "Youth Innovation for Our Shared Vision". In un'intervista concessa ai nostri giornalisti, i delegati italiani presenti all'evento hanno espresso la speranza che usufruendo i risultati del Y20, possano rafforzare gli scambi tra i giovani dei Paesi membri del G20, fornendo più forze giovanili allo sviluppo economico mondiale ed alla governance globale.

La delegazione italiana presente al Y20 è composta da cinque giovani d'età tra 20 e 30 anni. Attraverso una serie di selezioni organizzate dal "Young Ambassadors Society", si sono qualificati alla fine per rappresentare il loro Paese all'evento del Y20 in Cina. Alberta Pelino, 26 anni, attualmente lavora in finanza a Londra. Nel 2012 aveva partecipato al Y20 tenutosi a Los Cabos in Messico. Questa vota a nome del capo missione d'Italia, Alberta Pelino ha affermato che la presenza al Y20 è proprio per trasmettere la voce della gioventù italiana agli amici giovani dei vari Paesi del mondo, e attraverso gli scambi tra i giovani dei Paesi membri, possono fornire meglio le forze allo sviluppo economico globale. Ella ha detto:

"Quindi siamo qui per dire che vogliamo essere ascoltati, abbiamo delle idee che vogliamo portare avanti. Abbiamo una visione del mondo che possiamo portare il nostro contributo e che abbiamo anche l'entusiasmo, la passione, la voglia di metterci a lavorare in modo serio per arrivare ad avere il mondo che speriamo di avere. "

Durante il Y20 di quest'anno, in base al tema principale "Youth Innovation for Our Shared Vision", vengono stabiliti cinque sub-argomenti, ovvero "Poverty elimination and joint development", "Entrepreneurship and creative thinking", "Social justice and equal opportunities", "Green life and sustainability" e "Partnership and global governance". I cinque delegati italiani sono stati rispettivamente in cinque gruppi per procedere alle discussioni coi rappresentanti di altri Paesi membri del G20, e alla fine dopo aver realizzato un comunicato, l'hanno consegnato al Comitato preparativo del Vertice G20. Lulù Huang è un'italo-cinese, che ha partecipato alle discussioni sull'argomento "Green life and sustainability", e attualmente fa il consulente giovanile presso la sede generale della FAO a Roma.

"Grazie alla mia esperienza alla FAO, io mi sono occupato del tema di "Green life and sustainability". Di conseguenza, abbiamo discusso di come noi giovani del Y20, dobbiamo fare aver un messaggio ai leader del G20, di come giovani possano contribuire a un futuro più sostenibile, a una vita più confortevole dei cambiamenti climatici e del futuro del nostro pianeta."

Nel frattempo Lulù Huang ha seguito con piena attenzione anche lo sviluppo della strategia di "One Belt, One Road", sperando che questa strategia possa collegare strettamente l'Italia e la Cina, creando sempre più opportunità per lo sviluppo dei rapporti bilaterali.

"Credo che l'iniziativa del 'One Belt, One Road' del presidente Xi Jinping sia molto interessante, e ricreare una nuova Via della Seta che possa unire così tante realtà mondiali. Secondo me molto importante soprattutto in un contesto di un mondo globalizzato, di un mondo che è sempre più interconnesso. Di conseguenza per noi giovani, rappresenta nuove opportunità, nuove opportunità per scambiarci, e nuove opportunità per creare più strategia di cooperazione. Di conseguenza anche noi giovani italiani siamo molto interessati a vedere i risultati di 'One Belt, One Road'."

Anthea Greco, 25 anni, ha studiato rispettivamente l'economia e management a Milano, e il master di management internazionale a Barcelona, dopo il quale ha vissuto anche un anno in Brasile. Grazie alle ricche esperienze, è stato assegnato l'argomento "Partnership and global governance". Secondo lei, bisogna promuovere con pieno impegno gli scambi giovanili transculturali e transregionali, rafforzando i contatti reciproci fra i giovani e il G20. Anthea Greco ha detto:

"Sono cinque anni che vivo all'estero. Io penso che un modo per aiutare i giovani è quello di promuovere sempre di più scambi internazionali dei giovani all'estero, in particolare da età più giovane, perché tante persone come i miei colleghi, abbiano tante esperienze internazionali che ci permettano di crescere, di ampliare modo di pensare, e anche di avere esperienze con il curriculum."

Parlando delle esperienze del Y20 in Cina, Alberta Pelino ha espresso la speranza che sempre più giovani italiani possano venire in Cina per rafforzare gli scambi e la cooperazione fra i giovani dei due Paesi.

"Ci auguriamo che tanti ragazzi italiani possano anche vivere un'esperienza e di passare un periodo in Cina, come tanti ragazzi della Cina di passare un periodo in Italia. Quindi una cosa che vogliamo sviluppare come Young Ambassadors Society è un ciclo di scambi con delle associazioni cinesi, con cui abbiamo preso contatti durante questo Summit, quindi speriamo che questo evento e questo primo viaggio in Cina sia solamente l'inizio di un percorso di collaborazione tra Italia e Cina."

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