Cina: applicazione della politica tax-free per i turisti stranieri
  2015-06-30 17:39:25  cri

Viaggiando all'estero, per esempio in Italia, molti turisti cinesi hanno potuto godere del lusso di acquisti esenti da tasse. Nel prossimo futuro, anche gli stranieri che andranno in Cina potranno ugualmente godere della politica di rimborso delle imposte. Il 16 gennaio scorso il Ministero delle Finanze cinese ha reso pubblico un comunicato, rendendo noto che i turisti stranieri che comprano beni per uso personale in determinate regioni cinesi potranno richiedere, sulla base dei relativi regolamenti, il rimborso dell'IVA, del valore dell'11% dell'ammontare dei soldi spesi. Alcuni esperti hanno affermato che tale politica costituisce una buona notizia per il turismo e il consumo interni. Nel frattempo altri hanno indicato che per trainare il turismo interno bisogna partire dal rafforzamento della costruzione ambientale.

Il rimborso dell'IVA al momento del passaggio in dogana a favore dei turisti stranieri è una politica che prevede il rimborso dell'IVA sugli acquisti esenti da tasse effettuati dai turisti stranieri in negozi autorizzati. La politica dimostra il principio di esigere l'IVA solo nel posto di consumo, una misura internazionale adottata dai paesi e regioni che impongono l'IVA.

Perché la Cina ha deciso di applicare tale politica proprio in questo determinato momento? Che significato riveste il rimborso dell'IVA per lo sviluppo del turismo e dell'economia nel contesto della nuova normalità?

A gennaio di quest'anno il Ministero delle Finanze ha reso pubblico il "Comunicato sull'applicazione della politica di rimborso dell'IVA a favore dei turisti stranieri al momento del passaggio in dogana", decidendo di conferire ai turisti stranieri che hanno comprato beni nelle regioni corrispondenti alle condizioni, il diritto di richiesta del rimborso dell'IVA al momento del passaggio in dogana; ciò contrassegna l'avvio ufficiale della politica di acquisti esenti da tasse a favore dei turisti stranieri nell'ambito dell'intero Paese. Secondo gli analisti, nel contesto del rallentamento della crescita economica cinese, tale misura riveste un significato molto profondo e riusciranno a promuovere energicamente lo sviluppo del turismo d'entrata e incitare il consumo interno, iniettando quindi energia nella crescita economica. La vice direttrice del dipartimento di Ricerca sull'economia di consumo dell'Istituto di ricerca del Ministero del Commercio, Zhao Ping, ha indicato che la politica è favorevole alla stimolazione del consumo interno e costituisce un adeguamento alle convenzioni internazionali.

"L'allargamento del consumo non può dipendere solo dai cittadini cinesi. La politica di rimborso dell'IVA mira infatti ad attirare più turisti stranieri a viaggiare in Cina e a effettuare più acquisti. Inoltre, il rimborso dell'IVA costituisce una politica molto internazionalizzata e standardizzata. Ritengo che l'applicazione cinese di tale politica sia una scelta inevitabile dopo il raggiungimento di un certo livello economico e d'internazionalizzazione della Cina."

Secondo quanto regolato dal Comunicato, i turisti stranieri che possono godére del rimborso dell'IVA sono gli stranieri e compatrioti di Hong Kong, Macao e Taiwan che soggiornano in Cina per non più di 183 giorni consecutivi, mentre gli articoli esenti da tasse includono ogni tipo di merce eccezione fatta per le merci proibite o limitate all'esportazione e a quelli esenti da IVA. Secondo quanto appreso, può richiederne il rimborso dell'IVA qualsiasi turista straniero che compra nello stesso negozio con normativa esentasse articoli del valore di più di 500 RMB. La percentuale del rimborso è l'11% dell'importo speso ed è in RMB.

 

Come valutano questa politica i turisti stranieri? Il Sig. Saleem del Pakistan ha affermato che il rimborso dell'IVA è attraente per i turisti stranieri e riuscirà a stimolare il consumo interno.

"Ho sentito dire che la Cina sta programmando di applicare la politica di rimborso dell'IVA che, secondo me, sarà molto attraente per i pachistani. Ritengo che i turisti pachistani saranno molto interessati ai prodotti elettronici, d'abbigliamento e ad altri prodotti FMCG, Fast Moving Consumer Goods, in particolare ai vestiti per bambini. Sono convinto che in seguito alla sua applicazione più pachistani viaggeranno in Cina e vi effettueranno acquisti."

Già dal primo gennaio 2011, ovvero da prima dell'applicazione della politica, la Cina aveva avviato la sperimentazione del rimborso dell'IVA nella provincia dello Hainan. Il Comunicato varato dal Ministero delle Finanze è stato elaborato infatti sulla base dell'aggiustamento e perfezionamento delle sperimentazioni effettuate in tale provincia. Secondo quanto illustrato dal Dipartimento delle Politiche Fiscali del Ministero, rispetto a quelle sperimentali dello Hainan, le politiche recentemente varate sono state notevolmente regolate, ed hanno non solo realizzato l'allargamento dell'ambito degli articoli esenti da tasse e la riduzione del prezzo di partenza da 800 a 500 RMB, ma hanno anche esteso l'applicazione della politica in tutte le regioni corrispondenti alle condizioni dell'intero Paese, aumentando anche i porti di trasporto fluviale e stradale sulla base dei porti aerei.

Il direttore dell'Ufficio per le Ricerche Finanziarie dell'Istituto per le Ricerche di Strategia Finanziaria dell'Accademia delle Scienze Sociali Yang Zhiyong ha illustrato:

"La politica di rimborso dell'IVA applicata recentemente in tutta la Cina differisce da quella sperimentale di 4 anni fa applicata nello Hainan. Adesso i regolamenti sui negozi sono piuttosto tolleranti e i dipartimenti fiscali a livello provinciale hanno il potere di approvare le richieste dei negozi corrispondenti alle condizioni. Secondo le politiche dello Hainan era possibile richiedere il rimborso dell'IVA su 21 categorie di articoli, mentre questa volta si è deciso di adottare la misura della lista negativa, elencando chiaramente i prodotti proibiti e limitati all'esportazione, quelli ormai esenti da IVA e altri articoli speciali."

Secondo Yang Zhiyong, dopo la diffusione dell'attuale politica in tutta la Cina, verrà stimolato il consumo nel continente cinese da parte dei turisti stranieri.

"La politica di rimborso dell'IVA a favore dei turisti stranieri è attualmente applicata in vari paesi e regioni. La sua applicazione anche in Cina favorirà sicuramente l'income (inglese, leggi in cam) di turisti. Dal punto di vista delle politiche di consumo cinese, penso che la politica gioverà anche alla promozione dei consumi. Il rimborso dell'IVA porta a un calo dei prezzi degli articoli e quindi anche del costo di pagamento, motivo che spinge i turisti cinesi a effettuare spese all'estero, formando un modello di consumo mono-direzionale. Ora, con l'applicazione cinese della politica di rimborso dell'IVA, i turisti esteri possono godere del suo benessere e il consumo in questo caso diventa bi-direzionale. Questa politica giova al consumo e al turismo in Cina da parte dei consumatori esteri."  

Dopo la pubblicazione del Comunicato del 16 gennaio scorso, il Ministero delle Finanze, la Dogana Generale e l'Amministrazione Generale Statale delle Imposte hanno iniziato la registrazione delle regioni dotate delle condizioni adeguate al rimborso dell'IVA. Secondo la vice direttrice del Dipartimento per le Ricerche dell'Economia di Consumo dell'Istituto di Ricerche del Ministero del Commercio Zhao Ping, si prevede una diffusione di questa politica in tutta la Cina entro 6-12 mesi. E' tuttavia necessario garantire anche un ambiente idoneo alla sua applicazione.

 "Il rimborso dell'IVA per i turisti stranieri al momento del loro passaggio in dogana è una politica che non riguarda solamente la dogana ma che interessa anche il coordinamento di numerose politiche collaterali. Vi è innanzitutto una regolamentazione delle politiche di vendita della Cina continentale: ad esempio, gli organismi commerciali speciali esenti da tasse devono rendere noti i relativi regolamenti, limitando ad esempio il consumo per la richiesta di rimborso dell'IVA e le categorie di articoli che possono godere dell'esenzione da tasse, rendendo in tal modo trasparenti per i consumatori le politiche di rimborso dell'IVA. Gli organismi commerciali dovranno al contempo fornire ai consumatori stranieri moduli da compilare, e per questo motivo è necessario che procedano a una riforma dei documenti e delle procedure amministrative; infine, la Dogana e il Dipartimento competente delle valute estere devono varare delle politiche di coordinamento."

Secondo l'opinione pubblica, l'applicazione della politica di rimborso dell'IVA a favore dei turisti stranieri costituisce un importante fattore a favore dello sviluppo dell'economia e del turismo cinese. Tuttavia, secondo Chen Fengying, direttrice del Dipartimento d'Economia Mondiale dell'Istituto cinese delle Relazioni Internazionale Contemporanee, il ruolo di stimolo della politica giocherà un ruolo limitato in quanto il buon sviluppo del turismo dipenderà sempre dai lavori di base.

  "In primo luogo, gli acquisti da parte straniera rimangono ancora limitati. La cosa più importante è risolvere il nostro problema ambientale. Attualmente l'ambiente cinese è relativamente inquinato e l'impatto sul turismo è evidente, l'anno scorso è stata infatti registrata una diminuzione del numero dei turisti, con un aumento del numero dei turisti cinesi verso l'estero. Il rimborso dell'IVA può stimolare il consumo, in particolare da parte dei turisti dei mercati emergenti quali la Russia, in quanto permette l'acquisto di prodotti di buona qualità a prezzi più bassi."

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