Dongguan: da qui parte la trasformazione e l'upgrading della "Fabbrica del Mondo"
  2015-03-31 15:25:49  cri

La città di Dongguan, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, è conosciuta come la pioniera della riforma e dell'apertura della Cina: in soli trent'anni, è infatti passata da distretto agricolo arretrato ad una città industriale emergente famosa per la manifattura e per la lavorazione internazionale, il che le è valso il titolo di "Fabbrica del Mondo". Naturalmente, la città è anche considerata da molti uno sportello per capire lo sviluppo economico dell'intera Cina.

La Dongsheng Cashmere Products Co., Ltd. si trova nella cittadina di Dalang, famosa per i suoi prodotti di cashmere, presso Dongguan, ed è stata la prima impresa ad essere sottoposta alla riforma del sistema da parte della Erdos Cashmere Products Co., Ltd. di Shenzhen. Il general manager della società Li Shengli ci ha detto:

"Dall'inizio della crisi finanziaria, abbiamo trovato che i costi si facevano sempre più alti, e che gli ordini si riducevano sempre più, e anche i prezzi di vendita, per cui abbiamo capito che era difficile sopravvivere senza un proprio marchio".

Diversamente da molte imprese tessili locali che operano nella forma OEM, Li Shengli ha deciso di fornire ai consumatori prodotti su misura, accettando ordini individuali. Una volta avanzato il programma, Li Shengli ha però incontrato l'opposizione generale.

"Tutti lo trovavano pazzesco! Prima non accettavo ordini da 10mila capi dello stesso modello, mentre adesso si trattava di produrre abiti capo per capo per singoli consumatori. Era un piano che avrebbe creato caos nella produzione, quindi all'inizio tutti erano contrari."

Nonostante l'opposizione, Li Shengli ha deciso di provare. Nel 2008 la società ha lanciato il marchio "Desert Prairie", fornendo ai consumatori prodotti di cashmere su misura nelle boutiques.

"I consumatori possono scegliere i colori: oltre a quelli originali, possono sceglierne di più vistosi, e decidere anche sulla decorazione."

Il primo anno, nell'ambito della produzione su misura, Li Shengli ha ricevuto solo seimila richieste, quindi la società faceva ancora perno sulla lavorazione tradizionale OEM. Tuttavia Li era molto ottimista circa le prospettive dei prodotti su misura.

"In Cina il tessile è un settore tradizionale con un eccesso di capacità produttiva, in particolare per il nostro segmento del cashmere. Secondo il mio modello, invece, possiamo sia soddisfare le esigenze personalizzate dei consumatori che valorizzare i vantaggi della nostra fabbrica."

Di seguito, il fatturato del marchio Desert Prairie ha visto una crescita annuale del 30-50%. Ora il fatturato annuale della società supera i 20 milioni di RMB, il 60% dei quali dovuto al proprio marchio; le oltre 300 boutiques si trovano in hotel a 5 stelle e in altre sedi di consumo medio-alto. Li Shengli spiega che a partire da quest'anno introdurranno anche su vasta scala dei macchinari computerizzati.

"I macchinari computerizzati possono realizzare più disegni e quindi soddisfare le diverse esigenze dei consumatori, inoltre presentano una buona stabilità, un'alta efficienza e dei bassi costi."

Un altro imprenditore, Ma Hong, fondatore della DONGGUAN SOUYUTE FASHION CO.,LTD. ha invece scelto una strada completamente diversa da quella di Li Shengli. Nel 2006, operando nel settore della vendita di abbigliamento, Ma Hong ha deciso di fondare la sua azienda e di creare un marchio di moda per i giovani. Al tempo i suoi colleghi puntavano gli sguardi all'estero o alle maggiori città cinesi, ma Ma ha fatto una scelta diversa.

 

"I nostri prodotti sono economici e alla moda, e il nostro mercato punta alle campagne e alle città secondarie."

Tuttavia, il target da lui avanzato non era affatto apprezzato.

"All'inizio molti mi hanno detto che sul mercato rurale è difficile guadagnare. Tutti dicevano che nei capoluoghi e nelle città principali la capacità di consumo è più alta."

Ma Hong ha persistito nella sua idea e si è concentrato sul mercato delle città secondarie e delle campagne. Di seguito, la sua società ha mantenuto per 6 anni consecutivi un tasso di crescita annuale superiore al 50%. Nel 2011 il fatturato ha raggiunto gli 1,2 miliardi di RMB e nel 2012 i suoi negozi esclusivi erano già più di 1700.

 

Nella sede di Souyute non si vedono stabilimenti, e nel palazzo-uffici, oltre ai centri di presentazione e di vendita, c'è un centro di progettazione. Secondo quanto appreso, ogni anno qui vengono disegnati oltre tremila modelli.

"In Cina la produttività del settore tessile è molto alta, però tradizionalmente molte imprese si occupano soprattutto di manifattura. Noi invece abbiamo pensato alla trasformazione: da un lato ci impegniamo nella ricerca e progettazione e dall'altro nella vendita e diffusione del marchio e nella creazione della rete di terminali di vendita; la produzione la risolviamo con l'outsourcing, perché la manifattura in sé ha già un'alta produttività."

In qualità di Fabbrica del Mondo, sin dalla riforma e apertura, grazie alla sua superiorità geografica, Dongguan ha attirato un gran numero di aziende manifatturiere. Tuttavia, con la sempre più complessa e volatile congiuntura economica cinese e straniera, il modello economico tradizionale dipendente dalla manifattura e lavorazione per l'estero ha subito un forte impatto, e lo sviluppo economico locale ha cominciato a rallentare. Nel 2012, il Pil della città ha visto una crescita del 6.1%, inferiore all'8% previsto, per cui per il 2013 ha ritoccato verso il basso le sue previsioni di crescita economica. Allora, in questo caso, in che modo Dongguan può mantenere la vivacità della sua economia?

 

Il Parco industriale tecnico-scientifico di Songshanhu, a Dongguan, è stato fondato nel 2001 e nel 2010 è diventato una zona di sviluppo dell'industria ad alta e nuova tecnologia di livello statale. Secondo il responsabile del comune di Dongguan Xu Jianhua, la tecnologia è un importante fattore guida dell'upgrading del settore manifatturiero della città.

"L'upgrading settoriale, il passaggio della manifattura dal basso all'alto livello e l'innovazione dei modelli commerciali hanno tutti bisogno della guida della scienza e della tecnologia."

Nel 2007, la Huazhong University of Science & Technology (HUST) e Dongguan hanno cooperato nella costituzione dell'Istituto di ingegneria manifatturiera nel Parco industriale di Songshanhu. Il vice presidente permanente dell'istituto Zhang Guojun ci ha illustrato la cooperazione bilaterale.

"Come è noto, Dongguan, una città famosa per il settore della manifattura, adesso subisce la pressione della trasformazione e dell'upgrading industriale, quindi spera nel nostro aiuto circa l'upgrading. Dal punto di vista della nostra università, eccelle nelle discipline della manifattura, e deve anche promuovere la trasformazione industriale dei suoi risultati."

Questa cooperazione win-win non solo ha favorito le imprese nella loro trasformazione e upgrading, ma anche apportato dei risultati concreti all'istituto. Nel 2008 gli introiti totali dell'istituto raggiungevano solo i 3 milioni di RMB, mentre dopo alcuni anni di sviluppo nel solo 2012 la cifra ha superato i 100 milioni.

"Approssimativamente, i nostri introiti annuali dei servizi raggiungono le decine di milioni di RMB, ma i prodotti ad alta tecnologia ci permettono di realizzare centinaia di milioni di RMB di profitti. Stiamo parlando di effetti economici diretti: se mettessimo i nostri impianti nelle imprese per la produzione, gli effetti economici indiretti sarebbero sicuramente maggiori."

 

Nel corso della cooperazione con le imprese, l'istituto ha sviluppato prodotti corripondenti alle esigenze delle diverse industrie, che vanno dai macchinari computerizzati del settore tessile agli strumenti di precisione per la produzione di stampi, fornendo prodotti e servizi ad oltre tremila imprese. Negli ultimi anni l'istituto ha investito oltre 120 milioni di RMB nella costruzione di un parco di incubazione industriale, con il piano di offrire servizi e prodotti a un numero maggiore di imprese.

Nel corso dell'innovazione tecnico-scientifica e dell'upgrading industriale, Dongguan ha avanzato il concetto di "svuotare la gabbia e cambiare gli uccelli", ossia trasferire all'esterno le industrie senza prospettive e sostituirle con imprese con profitti unitari più alti e minore inquinamento ambientale. Dopo alcuni anni, in seguito alla svolta verso il mercato interno di numerose aziende prima dedite al commercio estero, e di pari passo con la crescita del parco dell'alta tecnologia, il settore manifatturiero di Dongguan ha registrato dei progressi nella trasformazione della manifattura e nell'upgrading. Il responsabile Xu Jianhua afferma:

"Dal punto di vista della 'curva del sorriso', la maggiore caratteristica del commercio di lavorazione precedente è ad una estremità la mancanza di ricerca e sviluppo, al centro una manifattura di basso livello, senza marchi propri, e all'altra estremità la mancanza di una rete di vendita e di marchi. Approfittando dell'opportunità che Dongguan è stata fissata dal governo centrale come punto nazionale di sperimentazione della trasformazione e upgrading del commercio di lavorazione, vogliamo cercare di elevare le due estremità della curva, concentrandoci sui servizi tecnico-scientifici".

La trasformazione e l'upgrading sono una grande sfida per una potenza della manifattura come la Cina. Nel semplice ambiente del commercio di esportazione dei prodotti lavorati, per un certo tempo le imprese cinesi sono risultate molto attive, per cui la Cina è diventata la Fabbrica del Mondo. Adesso invece queste imprese hanno scoperto che i guadagni della lavorazione non riescono più a sostenere il loro sviluppo approfondito, perché i costi in continuo aumento le portano in un vicolo cieco. Come le rane nell'acqua tiepida, le imprese dedite al commercio di lavorazione affogano senza dei forti incentivi dall'esterno. La crisi finanziaria mondiale del 2008 e la conseguente depressione economica globale, come un catino d'acqua fredda, hanno risvegliato molte imprese, che hanno capito che continuando a dipendere dagli ordini altrui, senza cambiare tattica, faranno una brutta fine. Fortunatamente, non poche imprese cinesi stanno seguendo una via di sviluppo diversa, per cui siamo convinti che la trasformazione e l'upgrading delle imprese cinesi arrecheranno nuove opportunità allo sviluppo economico e alla prosperità non soltanto della Cina, ma anche del mondo intero.

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