Cina: le misure di protezionismo commerciale non danno nessun beneficio
  2010-02-12 09:53:51  cri

Nel 2009, le cause verso le dispute del commercio cinese hanno superato quota cento, con un valore di oltre 12 miliardi di USD, entrambe le parti si sono raddoppiate dal 2008, toccando l'apice storico. Il direttore della Camera di Commercio internazionale cinese Wan Jifei ha affermato che le politiche di protezionismo commerciale verso i prodotti cinesi, varate da alcuni paesi, sono dannose e senza benefici; ha aggiunto che la Camera sosterrà attivamente le imprese cinesi a rispondere alle frizioni commerciali.

Di recente concedendo un'intervista a RCI, Wan Jifei ha dichiarato che con l'impatto della crisi finanziaria internazionale, i vari paesi del mondo hanno esternato problemi di depressione economica a diversi gradi, riduzione dei profitti delle imprese, persino fallimento e aumento della disoccupazione. Alcuni paesi al fine di proteggere i propri settori e stabilizzare l'occupazione, hanno varato diverse misure di protezionismo commerciale, i prodotti d'esportazione cinesi a causa della buona qualità e bassi prezzi sono molto competitivi, di conseguenza sono diventati i principali obiettivi delle dispute commerciali, provocando una situazione di crescita dell'attrito verso il commercio cinese. Wan Jifei ha detto che queste misure di protezionismo commerciale non possono risolvere i problemi causati dalla depressione economica e sono dannose per l'import-export di entrambe le parti.

"Verso i prodotti cinesi è stato applicato l'anti-dumping ed innalzato i dazi doganali, rendendo difficile l'entrata dei prodotti cinesi sul mercato internazionale, influenzando gravemente molte imprese cinesi esportatrici. Inoltre alcuni paesi hanno iniziato la protezione dei settori interni e i loro prodotti sono carenti di competitività. I prodotti cinesi di buona qualità e bassi prezzi non possono essere venduti nei paesi interessati, causando gravi conseguenze agli interessi dei consumatori. L'applicazione del protezionismo commerciale danneggia tutte le parti e non è conforme agli interessi di sviluppo a lungo termine negli scambi economico-commerciali."

Wan Jifei ha detto che con la lenta ripresa economica globale, nel 2010 la Cina affronterà una ancor più ardua situazione riguardante il commercio estero e le cause di attrito inerenti il commercio cinese propabilmente continueranno ad aumentare. Di conseguenza, la Camera di Commercio internazionale cinese sosterrà positivamente le imprese cinesi a rispondere agli attriti commerciali, proteggendo i diritti e gli interessi legali delle imprese cinesi.

"Una volta scoperta la causa dell'attrito commerciale, le imprese dovranno utilizzare attivamente il meccanismo della WTO e con i regolamenti dell'organizzazione risolvere le dispute commerciali. Si dovrà rispondere attivamente alle sentenze senza evitare i problemi, risolvendo gli attriti commerciali secondo la legge. Infatti, avendo risposto alle cause, alcuni paesi hanno cancellato le misure d'indagine sui prodotti cinesi. La Camera di commercio internazionale darà appoggio e assistenza legale, presenterà anche le rimostranze alle camere di commercio straniere."

Allo stesso tempo Wan Jifei ha osservato che le imprese devono rafforzare lo studio e la conoscenza dei regolamenti del commercio internazionale e degli standard dei prodotti dei paesi relativi, riassestare le strutture dei prodotti d'esportazione e coordinare il riassetto delle strutture settoriali applicate dal Paese. Questo favorirà la riduzione degli attriti commerciali.

"Secondo me per quanto concerne le imprese, dovranno rafforzare la formazione, studiare i regolamenti commerciali, concentrarsi sulla conoscenza degli standard e delle richieste dei prodotti di questi paesi , quindi i nostri prodotti devono raggiungere gli standard e le richieste tecniche di questi paesi. In fin dei conti, bisogna trasformare la metodologia e riassestare la struttura settoriale, non dipendere più esclusivamente dalla monodopera e dall'esportazione di prodotti di basso livelli per appoggiare l'aumento del commercio estero, ma dovrà contare sullo sviluppo dell'hich-tec e dell'esportazione dei prodotti di alto valore."

Inoltre, durante questa intervista, Wan Jifei ha anche parlato dei problemi di rivalutazione del RMB, dicendo che la speranza di alcuni paesi di risolvere il deficit del bilancio tramite la rivalutazione del RMB è troppo semplicistica. Il riassetto del tasso di cambio del RMB, infatti, non favorirà la soluzione del problema di squilibrio commerciale. Ha affermato che ci sono tante ragioni concernenti l'attuale defict del bilancio presenti nel commercio cinese derivate da una parte dei paesi, il problema del commercio squilibrato non deve dipendere dal riassetto del cambio del RMB. Wan Jifei anche sottolineato che la grande variazione del tasso di cambio del RMB è relativo ai paesi limitrofi, in particolare i paesi in via di sviluppo subiranno un'influenza negativa. Il mantenimento della stabilità del tasso di cambio di RMB favorirà l'economia globale.

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