L'adesione alla OMC dimostra l'apetura della Cina
  2008-12-01 19:09:52  cri

Alle 18:40 del 10 novembre 2001, ora locale del Qatar, il ministro delle Finanze, Economia e Commercio del Qatar Yousef Hussain Kamal ha decretato l'adesione della Cina all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Dopo 15 anni di trattative e di attesa, la Cina è finalmente diventata il 143° membro dell'organizzazione. Si tratta di uno dei risultati più importanti del Paese sin dall'applicazione della politica di riforma e di apertura. Negli scorsi 7 anni dall'ingresso nella OMC, la Cina ha mantenuto le promesse fatte, portate a termine con un atteggiamento sincero, pratico e credibile.

 

La versione tradotta in cinese del protocollo sull'adesione cinese alla OMC, approvato nel 2001, conta circa 10 mila caratteri cinesi ed il nucleo centrale del suo contenuto può essere riassunto nella parola "apertura". Innanzittutto, nel settore del commercio di merci, negli anni successivi all'adesione alla OMC, la Cina, secondo quanto promesso, ha ridotto su larga scala le tasse doganali, revocato misure non legate alle tasse doganali, quali la quotazione e i certificati di importazione, riformato in base alle regole della OMC il meccanismo amministrativo della quotazione delle tasse doganali per l'importazione di una grande quantità di materie prime etc. I suddetti sforzi hanno ottenuto la conferma della OMC, e il direttore del Dipartimento per lo Sviluppo della segreteria dell'organizzazione Shishir Priyadarshi ha detto:

"In qualità di paese avente come principale forza economica trainante l'esportazione, la Cina ha realizzato grandi progressi nella riduzione delle imposte nel settore agricolo e nei settori non agricoli. Le tasse doganali medie del settore agricolo sono diminuite del 9,8%, mentre nei settori non agricoli di circa l'8%. Queste misure di riduzione delle tasse hanno apportato un notevole aumento del volume commerciale nei settori relativi."

Rispetto al commercio di merci, le promesse sull'apertura dei settori di servizi, quali le finanze e le telecomunicazioni, hanno esercitato influenze più profonde nei settori relativi cinesi. Nel settore finanziario, attualmente le banche a capitale estero possono fornire alla loro clientela servizi in RMB nell'intero paese; le società di assicurazioni a capitale estero possono istituire organismi in qualsiasi città cinese; l'applicazione degli "investimenti nel territorio cinese da parte degli Investitori Istituzionali Domestici Qualificati (QDII)" e degli "investimenti all'estero da parte degli Investitori Istituzionali Stranieri Qualificati (QFII)", ha fornito una piattaforma di investimenti reciproci ai capitali cinesi e stranieri, nel quadro dello scambio libero non completo del RMB. Nel settore delle telecomunicazioni, è stato concesso alle imprese a capitale estero di gestire in Cina affari nelle telecomunicazioni di base, tramite l'istituzione di jiont-ventures, e 4 imprese stranierie hanno già ottenuto i certificati per la gestione di affari nelle telecomunicazioni. Nel settore della vendita al dettaglio, i magnati multinazionali quali Wall Mart e Carrefour, sono entrati in Cina, realizzando un rapido sviluppo. Inoltre, studi legali e di ragioniera esteri e progetti sanitari, d'istruzione e turistici sotto forma di jiont-ventures e cooperazione tra Cina e il paese straniero compaiono sempre di più sul mercato cinese.

L'apertura del mercato implica più scelta per il pubblico cinese nel selezionare i fornitori di servizi, apportando indubbiamente allo stesso tempo pressioni alla competitizione con le imprese cinesi. Tuttavia, la maggior parte delle imprese cinesi ritiene che i vantaggi apportati dall'adesione cinese alla OMC sono di gran lunga maggiori rispetto agli svantaggi provvisori. Il presidente della Banca dell'Industria e del Commercio, la maggiore banca commerciale cinese, Jiang Jianqing ha detto:

"Rievocando il passato, mi tornano in mente molti pensieri: primo, la concorrenza costituisce la maggiore forza motrice che promuove il progresso nel settore bancario cinese, ed è stata la concorrenza che ha cambiato il concetto delle banche commerciali cinesi, promuovendone la riforma. Secondo, la concorrenza inserisce le banche commerciali cinesi sul mercato finanziario internazionale, in competizione con le banche internazionali secondo gli standard internazionali. Gli investitori del mondo intero ci valutano con la loro moneta."

Le tre banche commerciali statali hanno realizzato la quotazione in borsa all'estero; la China Mobile è diventata il gestore delle telecomunicazioni mobili con il maggior numero di utenti; gli affari sul mercato estero delle imprese popolari cinesi quali Chery, Geely, ZTE e Huawei continuano ad ampliarsi. Questi sono i risultati raggiunti dalle imprese cinesi dopo l'adesione alla OMC. L'ex primo rappresentante cinese per le trattative sull'adesione alla OMC e attuale segretario generale del Forum asiatico di Bo'ao Long Yongtu, ha detto che il settore del commercio dei servizi, che preoccupava di più la Cina nel corso delle trattative sull'adesione alla OMC, ha realizzato uno sviluppo eccezionale, approffittando dell'opportunità dell'ingresso cinese nell'organizzazione.

"Nel corso delle trattative abbiamo pensato molto alle difficoltà, ma poi abbiamo constatato che avevamo sottovalutato eccessivamente la competitività delle imprese cinesi. Dopo l'adesione cinese alla OMC, i settori ritenuti in passato più difficili hanno ottenuto in realtà più benefici. Per esempio per l'agricoltura, negli anni successivi all'adesione alla OMC, il maggiore progresso è stato di aver appreso gli standard internazionali dei prodotti agricoli, tra cui quelli di qualità, ambiente e igene."

Di pari passo con l'apertura del mercato, il sistema di protezione della proprietà intellettuale cinese sta continuando a perfezionarsi. Le "Legge sui brevetti", la "Legge sui marchi" e la "Legge sul copyright", insieme ad altre leggi e regolamenti, hanno ampliato l'ambito dei diritti tutelati, chiarendo i diritti e i doveri delle varie parti e rafforzando l'investigazione e la punizione degli atti di violazione di tali diritti. Le istituzioni governative e gli organismi di applicazione delle leggi cooperano per colpire gli atti contro la legge e i crimini contro la proprietà intellettuale, proteggendo i diritti e gli interessi legittimi delle persone che hanno subito la violazione. Nel frattempo, la Cina si impegna a diffondere all'interno di tutta la società le conoscenze sulla tutela della proprietà intellettuale, elevando la coscienza del pubblico sul tema. Il vice ministro del Commercio cinese Yi Xiaozhun ha affermato che le concezioni sostenute dalla OMC sono già ben note in Cina.

"I principi della OMC, quali la trasparenza e la non discriminazione, sono diventati i fondamenti di principio per la legislazione cinese e lo sguardo globale, l'innovazione, le concezioni di concorrenza, sviluppo e sistema legitimo stanno penetrnado nel cuore del popolo cinese. Stiamo adempiendo ai vari doveri e alle promesse fatte, rispettando attentamente le regole della OMC."

Di pari passo con il continuo innalzamento del grado di apertura e il rafforzamento della trasparenza del proprio mercato, la Cina continua anche a partecipare alla promozione dell'accettazione del concetto di liberalizzazione commerciale da parte dei vari paesi del mondo. A partire dal 2003, la Cina ha costituito, in cooperazione con 29 paesi e regioni di Asia, Oceania, America Latina, Europa e Africa, 12 zone di libero commercio. Il vice ministro del Commercio cinese Yi Xiaozhun ha detto che la Cina sta diventanto un'importante forza delle attività commerciali mondiali.

"Contribuiendo alla crescita economica mondiale, la Cina segue la strada dello sviluppo pacifico e promuove la costruzione di un mondo armonioso. Partecipiamo attivamente alle trattative del processo del Round di Doha e all'elaborazione delle regole del commercio internazionale, promuoviamo i processi di liberalizzazione del commercio in ambito mondiale, sosteniamo la giustizia e salvaguardiamo gli interessi dei paesi in via di sviluppo, diventando una forza d'equilibrio del sistema commerciale multilaterale."

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