Secondo quanto appreso il 28 marzo dalla Commissione statale per lo sviluppo e la riforma, secondo il programma statale, nel 2010 la percentuale del valore aggiunto del terziario nel PIL aumenterà del 3% rispetto al 2005.

Gli obiettivi principali dello sviluppo del settore nel corso dell'11° Piano quinquennale comprendono anche l'aumento nel 2010 del 4% rispetto al 2005 della percentuale degli occupati nel terziario nel totale nazionale degli occupati, mentre il volume totale del commercio dei servizi raggiungerà quota 400 miliardi di USD; le città medio-grandi dotate delle condizioni formeranno una struttura industriale facente perno sull'economia dei servizi, mentre l'accelerazione della crescita del valore aggiunto del terziario supererà quella del PIL e dell'industria.

Secondo l'ultima edizione dell' "Annuario statistico cinese", nel 2005 nel nostro paese la percentuale del valore aggiunto del terziario nel PIL ha toccato il 39,85%. Secondo le stime dei dipartimenti interessati, se la percentuale del valore aggiunto del terziario nel PIL aumenta dell'1% mentre la percentuale del valore aggiunto industriale si riduce dell'1%, il consumo energetico per PIL unitario si può ridurre di circa l'1%.

Secondo il programma statale, nel 2020 verrà fondamentalmente realizzata la trasformazione della struttura economica in struttura facente perno sull'economia di servizi, mentre la percentuale del valore aggiunto del terziario nel PIL supererà il 50%.

Secondo quanto appreso dalla Commissione statale per lo sviluppo e la riforma, il livello di sviluppo del terziario costituisce un importante simbolo di valutazione del grado di sviluppo economico della società moderna. Attualmente alcune località privilegiano troppo lo sviluppo dell'industria, in particolare di quella pesante, sottovalutando lo sviluppo del terziario. La pronta trasformazione del terziario nel settore portante dell'economia nazionale costituisce una via obbligata per la promozione del riaggiustamento della struttura economica e l'accelerazione della trasformazione delle modalità di crescita economica, ed anche un' urgente necessità per l'efficace attenuazione della scarsità di risorse energetiche e l'innalzamento delle loro rese di utilizzo.

I dipartimenti statali interessati approfondiranno la riforma di settori del terziario come le telecomunicazioni, le ferrovie e l'aviazione civile, amplieranno le condizioni di accesso al mercato, introdurranno il meccanismo di concorrenza, promuoveranno l'accorpamento dei capitali statali e realizzeranno la multipolarizzazione dei soggetti di investimento; inoltre costituiranno un sistema di accesso al settore aperto, imparziale e standardizzato: tutti i settori dei servizi di cui la legge non proibisce esplicitamente l'accesso dovranno essere aperti ai capitali sociali; tutti i settori aperti ai capitali esteri dovranno essere aperti a quelli interni; nelle varie località tutti i settori dei servizi aperti alle imprese locali dovranno essere completamente aperti alle imprese non locali.