La Cina verso il XXI secolo
  2007-09-20 10:58:36  cri

Il 21° secolo è sempre più vicino e tutti i paesi si domandano: come affrontarlo? Durante i lavori dell'Assemblea popolare nazionale e della Quarta sessione dell'Ottava Conferenza politico-consultiva, tenutisi nel marzo scorso, il Programma per lo sviluppo dell'economia nazionale e della società del IX Piano quinquennale e il Programma sull'obiettivo futuro per il 2010 hanno espresso con chiarezza l'atteggiamento della Cina.

A partire dal 1953, la Cina ha stabilito ogni cinque anni un programma per lo sviluppo della sua economia e della società. Nel 1996, inizia il primo anno del IX Piano, e il periodo di tempo fino al 2010 sarà molto importante per la politica cinese di riforma e di apertura e per la causa socialista nella sua modernizzazione. Durante questo periodo, la Cina cercherà di perfezionare il suo sistema socialista dell'economia di mercato per gettare una base ben solida per la realizzazione della modernizzazione nel periodo medio del prossimo secolo. Il programma sull'obiettivo futuro del 2010 ha stabilito un obiettivo per lo sviluppo cinese nei primi dieci anni del prossimo secolo. E' un programma di medio-lungo termine, stabilito sulla base del sistema socialista dell'economia di mercato. Durante il IX Piano quinquennale, la Cina vuole compiere il secondo passo strategico per la modernizzazione, cioè fino al 2000, raddoppiare il valore globale della produzione nazionale pro capite rispetto al quello registrato nel 1980, eliminare in linea di massima il fenomeno della povertà, raggiungere un tenore di vita di livello relativamente confortevole, e cercare di perfezionare le regole di gestione delle imprese moderne e il sistema socialista dell'economia di mercato. Fino al 2010, il valore globale della produzione nazionale sarà raddoppiato rispetto a quello del 2000, il sistema socialista dell'economia di mercato sarà completo e il tenore di vita ancora più alto.

Ciò sarà la continuazione dei risultati soddisfacenti nello sviluppo economico e sociale ottenuti nei cinque anni passati che sono stati:

-Un aumento medio del 12% l'anno del valore globale nella produzione nazionale –l'aumento più rapido e più stabile rispetto ad ogni piano precedente, diventando così il paese che ha conosciuto lo sviluppo economico più rapido al mondo nello stesso periodo di tempo.

-La riforma si è approfondita ulteriormente e il sistema socialista di economia di mercato viene confermato come obiettivo.

-Con cinque anni di anticipo, si è riusciti a raddoppiare il valore globale della produzione nazionale e il popolo cinese comincia a godere di una vita relativamente elevata.

Il Programma del IX Piano quinquennale e il Programma sugli obiettivi futuri sono la giuntura tra i due secoli dello sviluppo economico e sociale della Cina. I programmi riguardano il rafforzamento agricolo, la riforma delle imprese statali, l'edificazione scientifica del paese, lo sviluppo razionale dell'economia regionale, la protezione ambientale, l'edificazione della civiltà spirituale, il ripristino della sovranità sulle regioni di Hong Kong e Macao e la promozione dell'unificazione della patria.

La produzione cerealicola occupa una posizione di importanza particolare. Tutto il mondo è interessato allo sviluppo agricolo cinese perchè ha creato il miracolo di riuscir a nutrire il 22% della popolazione mondiale disponendo di solo il 7% dei campi coltivabili del mondo. Nel 1995, la produzione cerealicola è stata di 465 milioni di tonnellate, un record nella storia cinese. Il primo ministro Li Peng ha sottolineato che lo sviluppo agricolo sarà ancora un compito importante e difficoltoso per i prossimi 15 anni.

La Cina ha già definito l'obiettivo di produrre 480-500 milioni di tonnellate di cerali alla fine di questo secolo perchè i contadini possano vivere in modo decoroso. Ciò vuol dire una richiesta di aumento annuale di 500-700 mila tonnellate. In questi ultimi due anni, con i fondi accumulati attraverso vari canali, l'investimento sull'agricoltura ha subito un notevole incremento. Inoltre si è formato un sistema amministrativo efficace per controllare i prezzi dei materiali agricoli, proteggere i terreni coltivabili e incoraggiare lo sviluppo agricolo. Molti istituti di ricerca scientifica sull'agricoltura hanno cambiato la loro gestione dalla ricerca scientifica pura alla combinazione della ricerca scientifica con la gestione economica. Ciò ha favorito molto la trasformazione dei frutti della ricerca scientifica in merci e prodotti reali. Nei prossimi cinque anni, la politica statale di mettere al primo posto l'agricoltura nell'economia nazionale ha costituito una garanzia per tutelare l'iniziativa dei contadini, cioè, un'esperienza positiva fatta durante lo sviluppo agricolo in questi ultimi anni.

Infatti, già da oltre quattro anni, nella provincia dello Heilongjiang-il granaio cinese, migliaia di contadini si sono trasferiti, di loro iniziativa, nelle zone remote per dissodare i campi dalla terra nera e fertile. Alcuni imprenditori del Guangdong e stranieri sono venuti anche loro ad investire nell'agricoltura. Ora l'investimento totale è arrivato a 1,8 miliardi di RMB e l'agricoltura moderna dell'Heilongjiang è decollata. La provincia ha, secondo una stima, 1.600.000 ettari di campi da dissodare. Insieme con la provincia del Jilin, la pianura dei Fiumi Huanghe e Huihe, ecc. lo Heilongjiang diventerà un grande granaio cinese. A parte i campi da dissodare, due terzi dei campi coltivati cinesi sono a basso rendimento. Quindi, mettere al primo posto lo sviluppo agricolo, aumentare l'investimento, alleggerire il fardello dei contadini e industrializzare l'agricoltura saranno compiti sempre più importanti.

La riforma delle imprese statali è diventata oggi un argomento ricorrente. Quando la Cina è entrata nel binario dell'economia di mercato socialista, queste imprese, che sono state capaci di operare bene sotto le condizioni dell'economia pianificata, si sono dimostrate meno flessibili, irrazionali nelle strutture, e deboli nelle loro gestioni. Dopo alcuni anni di prova, questi problemi hanno trovato le loro soluzioni e la politica della riforma viene confermata. Le industrie statali di grandi-medie dimensioni hanno avuto un aumento economico assai rapido e sono state complessivamente garantite le performances economiche. Nel 2000, la maggioranza delle imprese statali di grandi-medie dimensioni diventeranno operative secondo le regole della gestione scientifica e moderna, e capaci di concorrere nel mercato internazionale. Attualmente, la Cina ha concentrato le energie per aiutare 1000 imprese o gruppi industriali a intraprendere la riforma, delle quali 878 sono imprese industriali che hanno svolto un ruolo vitale per il paese.

Nelle grandi industrie statali, lo Stato ha adottato misure diverse a seconda della loro natura. Nella prossima fase, comincerà ad aiutare le piccole imprese nella loro riforma. Il 99% delle imprese cinesi sono di dimensioni piccole e quindi renderle più flessibili sarà una misura importante.

In che stato la Cina entrerà nel 21° secolo è una domanda che interessa il destino di tutti i cinesi. Al volgere del secolo precedente, la storia cinese ha registrato l'umiliazione da parte delle varie potenze straniere che si erano spartite la Cina. In questo passaggio fra i secoli, la Cina vuole cancellare l'umiliazione di 100 anni fa e aprire una pagina per confermare la propria grandezza.

Articolo tratto  dal 07/96 della rivista "La Cina ",distribuira da Società Cinse del Commercio Internazionale del Libro

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