Le acque territoriali cinesi e la superficie marina che si sostiene essere sotto giurisdizione cinese si estendono su una superficie di tre milioni di chilometri quadrati, dei quali, un milione e quattrocentomila sono costituiti dalla piattaforma continentale. Secondo i geologi, la superficie esplorativo complessiva della piattaforma continentale e della parte meridionale del mar Cinese Meridionale si estende per circa un milione di chilometri quadrati, con riserve di 24,6 miliardi di tonnellate di petrolio e 8.400 miliardi metri cubi di gas naturale.
La nazione cinese, da almeno mille anni, è orgogliosa del suo vasto territorio dalle abbodanti risorse. Ma fino a tempi recenti, ossia fino agli anni'60, non si rendeva conto che questo comprendeva anche tre milioni di chilometri quadrati di superficie marina. Improvvisamente, vasti orizzonti si sono dischiusi davanti a lei e la civiltà cinese, nutrita dallo Yang tze e dal fiume Giallo, ha cominciato un nuovo sogno e iniziato la sua marcia verso il mare.
Negli anni'60, la Cina ha esteso il suo raggio d'azione nella ricerca petrolifera dal continente al mare, sormontando enormi difficoltà con ferma volontà. Finalmente, nel 1978, ha inaugurato l'era dell'estrazione petrolifera marina cinese, estraendo in quell'anno 90.000 tonnellate di petrolio greggio.
L'Ente petrolifero marino cinese è stato fondato il 15 febbraio 1982 con il compito di condurre la ricerca e l'estrazione del petrolio e del gas naturale sotto la superficie marina cinese, nonchè di occuparsi della produzione e vendita dei prodotti petroliferi.
Lo stesso anno, l'Ente ha iniziato la collaborazione con una società giapponese per sfruttare il giacimento petrolifero di Chenbei. Alla fine del 1997, erano stati firmati contratti di cooperazione con 131 ditte di 18 paesi che hanno introdotto direttamente un capitale straniero di sei miliardi di dollari Us.
L'attività dell'Ente ha passato tre momenti cruciali. A partire dalla seconda metà degli anni'80, l'industria nazionale dell'estrazione del petrolio sottomarino ha attraversato una fase di apprendimento dagli stranieri. In seguito, sfruttando la tecnologia e l'esperienza amministrativa accumulate, nonchè il capitale, l'industria petrolifera marina cinese ha conosciuto un rapido sviluppo: durante il settimo Piano quinquennale, la quantità di petrolio estratto è aumentata di 500 mila tonnellate all'anno, mentre nei cinque anni successivi, l'incremento annuo si è aggirato fra i 15 e i 20 milioni di tonnellate.
All'inizio degli anni'90, ha avuto inizio la terza fase consistente nella costruzione di fabbriche relative e nell'investire all'estero. Così sono nate la fabbrica di fertilizzanti chimici Yangpu di Hainan, la fabbrica petrolchimica dal mare cha arriverà a Beijing, Tianjin e ai delta dello Yangtze e del fiume delle Perle. Il nuovo progetto per la costruzione della società petrolchimica Nanhai, con un investimento di quattro miliardi e cinquecento milioni di dollari Us è stato approvato dallo Stato il 30 dicembre scorso. Grazie alla fondazione della Società del petrolio e del gas naturale Haiwei nel novembre 1996, l'Ente petrolifero marino cinese ha cominciato a entrare nel mercato internazionale come investitore, essattamente come le ditte stran iere erano entrate nel mercato cinese all'epoca.
Nel giro di poco più di dieci anni, l'industria petrolifera marina cinese ha completato un ciclo che in occidente è durato cento anni. oggi, numerose piattaforme petrolifere dotate di impianti moderni sono sparse nelle acque territoriali cinesi. Alla fine del 1997, le riserve di petrolio sottomarino accertate ammontavano a 1,7 miliardi di tonnellate e quelle di gas naturale, a 330 miliardi di metri cubi. Inoltre, sono stati scoperti quattro giacimenti petroliferi, ognuno con riserve superiori a cento milioni di tonnellate e due giacimenti di gas da cento miliardi di metri cubi ciascuno. Sono stati impiantati 22 campi petroliferi marini e altri otto sono in costruzione.
Secondo il piano stabilito dall'Ente petrolifero marino cinese, nel 2005, la produzione di petrolio greggio estratto sia dal mar Cinese Meridionale, sia dal mare Bohai, raggiungerà dieci milioni di tonnellate l'anno, la produzione annuale di gas naturale, estratto principalmente dalla parte occidentale del mar Cinese Meridionale, sarà di dieci miliardi di metri cubi, equivalenti a dieci milioni di tonnellate di petrolio, altre dieci milioni di tonnellate di petrolio deriveranno dalla collaborazione con l'estero.
Articolo tratto dal 08/98 della rivista "La Cina ",distribuira da Società Cinse del Commercio Internazionale del Libro