Il Fujian è una provincia composta per l'80% da monti, il 10% da acqua e il 10% da pianura. Taiwan è situata dirimpetto a essa, separata dal mare Orientale Cinese. Pertanto, lo sviluppo del Fujian non si può staccare dai monti e dall'acqua.
Il Fujian era chiamato ''Bamin'' che significa otto prefutture, istituite durante la dinastia Song. Ha una popolazione di 322,82 milioni di abitanti, esclusi gli 8 milioni residenti all'estero, gli 800 mila, a Hong Kong e Macao e l'80% dei 20 milioni di abitanti di Taiwan.
Il Fujian ha una relazione stretta con l'8, numero portafortuna, secondo la tradizione cinese.
Prima della riforma e apertura, il Fujian aveva infrastrutture deboli e piccole somme di capitale da investire nell'edificazione economica, dato che era stato considerato per lungo tempo un ''fronte''. Ma, oggi, nel Fujian ci sono quattro centrali elettriche e una rete autostrada. Di conseguenza, il detto ''le strade del Fujian sono più difficili di quelle del Sichuan'' è ormai sparito.
Un bel mattino, abbiamo fatto un'intervista a Chen Mingyi, segretario del comitato di partito della provincia. Per quanto riguarda il cambiamento radicale dell'economia del Fujian, avvenuto dopo la riforma e apertura, il segretario ci ha rivelato in modo esplicito il ''segreto'': ''Dopo la riforma e apertura, la vicinanza del Fujian a Taiwan è diventata, ad un tratto, una nostra grande prevalenza che ha fatto emancipare la nostra ideologia dal dogma e sviluppare la cooperazione economica e commerciale con Taiwan, secondo il principio di ricercare la verità nei fatti.''
Sulla linea costiera, che era bloccata per l'antagonismo politico, regna un'atmosfera amichevole e armoniosa e vi sono sorti cinque porti: Fuzhou, Xiamen, Quanzhou, Zhangzhou e Meizhou. Il Pil pro capitale del Fujian è salito dal 23° posto all'inizio della riforma al 7° attuale del paese. Nel 1979, il valore dell'industriale non statale occupava l'88,8% di quello globale della provincia, costituendo, di fatto, una disposizione embrionale dei vari modi di distribuzione embrionale dei vari modi di distribuzione secondo il principio: a ciascuno secondo il suo lavoro, cosichè il Fujian ha avuto le condizioni di stabilire per primo il nuovo sistema dell'economia di mercato socialista.
Il punto importante dell'apertura del Fujian all'estero è di promuovere lo sviluppo della cooperazione economica e commerciale con Taiwan. Anche lo sviluppo economico interno del Fujian non può prescindere da questa cooperazione. ''Dobbiano creare gratuitamente una nuova cultura che interessi le due rive dello stretto di Taiwan, dal momento che queste due parti della Cina hanno la stessa origine culturale, dunque, rispetto alla comune tradizione storica, la divergenza fra le due rive non ha alcuna importanza. Pertanto, la generazione che avrà le responsabilità nel nuovo secolo deve proiettare il suo sguardo nel futuro e creare la propria cultura moderna con idee attuali, per fare delle due rive dello stretto una zona economica sicura e prospera,'' ha sottolineato Chen Mingyi.
Al fine di rendere prospere le due rive delo stretto, occorre rafforzare la collaborazione tra le zone montane e marittime, considerando la zona speciale per lo sviluppo economico di Xiamen come la ''testa del drago'', accelerare l'apertura e la valorizzazione della parte sud-orientale del Fujian, in modo da promuovere il rapido sviluppo delle zone montane nella parte interna. Dato che la testa del drago si è estesa anche all'estero, ne consegue che la qualità dei progetti introdotti nel Fujian è sempre migliorare. Attualmente, delle 1.000 maggiori società multinazionali del mondo, 20 hanno aperto un ufficio di rappresentanza a Xiamen e 24 hanno investito il loro capitale in 25 progetti nel Fujian. Nel 1997, il volume globale del commercio con l'estero della zona speciale per lo sviluppo economico ha occupato il quarto posto tra le città del paese, il che ha dato una spinta a formare il circolo di cooperazione economica fra la zona sud-occidentale del Fujian e le regioni confinanti del Guangdong e del Jiangxi.
Chen Mingyi ci ha indicato che i fatti nei venti anni della riforma hanno dimostrato che, quando la politica d'apertura viene eseguita bene, l'economia ha uno sviluppo rapido. Al contrario, quando il conservatorismo ritorna, l'economia rimane stagnante. Purchè sia giusta la plitica, i compaesani che risiedono all'estero in numero così elevato diventeranno un patrimonio inestimabile sia per le persone di talento che per il capitale necessario. In altre parole, il Fujian non potrebbe avere uno sviluppo così grande, se non ci fosse la politica di riforma e apertura, e anche se non avesse l'appoggio dei suoi compatrioti all'estero.
I cinesi d'oltremare e i cinesi che non hanno ottenuto la nazionalità del paese dove vivono, costituiscono l'anello di collegamento del Fujian negli scambi personali con l'estero. Grazie alla loro mediazione, il Fujian ha conosciuto numerosi amici e rafforzato le sue relazioni con il mondo esterno.
Il periodo da oggi alla metà del prossimo secolo, è cruciale per il Fujian nella sua marcia verso l'obiettivo della modernizzazione. Entro il 2010, impiegherà tutte le sue energie per rendere prospera la regione ovest dello stretto affichè certe sue zone realizzino la modernizzazione. ''il processo dell'internazionalizzazione economica deve essere accelerato ulteriormente e il commercio con l'estero deve appoggiarsi alla strategia qualificante che mira alla valorizzazione del mercato sotto vari aspetti. Il nostro obiettivo è di consolidare il nostro mercato nell'Asia sud-orientale, rafforzarlo a Hong Kong, Macao e Taiwan ed estenderlo all'Europa, agli Stati Uniti e al Giappone, mentre la cooperazione economica e commerciale, nonchè gli scambi culturali, scientifici e sportivi con Taiwan sono i punti importanti che destano sempre la nostra attenzione, ci ha detto.
La crisi economica che ha colpito l'Asia sud-orientale nel 1997 ha esercitato un'influenza negative sull'assorbimento di capitale straniero. Malgrado ciò, la tendenza all'accrescimento del capitale investito nel Fujian non è rallentata, in quanto sono state adottate delle politiche circa l'utilizzazione in modo attivo, razionale ed efficace del capitale straniero. Nel settembre 1998, si è tenuto a Xiamen il secondo convegno nazionale sul tema dell'investimento e del commercio, dal quale è risultato che, rispetto al 1997, il volume del capitale straniero accordato è aumentato e, tra gli investitori, il numero di quelli europei e statunitensi è salito considerevolmente.
Negli ultimi anni, il governo centrale ha adottato una politica vantaggiosa per lo sviluppo della cooperazione tra il Fujian e Taiwan. Quattro aree destinate agli investitori di Taiwan e due alla sperimentazione agricola in comune, approvate dal Consiglio di Stato, sono ubicate nel Fujian. Inoltre, il Consiglio di Stato ha designato il Fujian come banco di prova del volo diretto fra il Fujian e Taiwan. Conscio della sua grande responsabilità, il sincero, gentile, e sicuro segretario ci ha detto: ''Metteremo in pratica la politica del Comitato centrale del Partito per Taiwan, costruiremo con tutto l'impegno la zona di cooperazione economica tra il Fujian e Taiwan e ci sforzeremo di dare il nostro contributo sempre più grande all'unificazione della patria.''
Pur avendo sentito vari elogi per i suoi meriti, tuttavia non è mai soddisfatto del suo lavoro e continua a sforzarsi per gli scambi di pace tra il Fujian e Taiwan e per rendere sempre più prospera la sua provincia.
Articolo tratto dal N°05/1999 della rivista "La Cina ", distribuira da China Internation Book Trading Corporation