La Cina, coi suoi oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti, è il paese più popolato del mondo, pertanto il problema dell'occupazione si presenta molto arduo. Negli ultimi anni il governo cinese ha prestato molta attenzione all'ampliamento dell'occupazione, considerandolo un contenuto importante della soluzione dei problemi della vita della popolazione. Grazie a questo impegno, il tasso di disoccupazione continua a mantenere un livello piuttosto basso. Nell'odierno programma vi parlerò della situazione in merito.
Li Muhan è una studentessa del 4° anno dell'Università di Lingua e Cultura di Pechino. Benché manchi ancora del tempo alla laurea, la ragazza è già occupatissima nella ricerca del lavoro. Poco fa ha inviato una richiesta di assunzione tramite il website dell'Unione dei network per l'occupazione dei laureati, ricevendo una risposta una settimana dopo.
"In precedenza per presentare domanda di lavoro dovevamo cercare le società che ci interessano sui siti dei diversi dipartimenti governativi, impiegando molto tempo. Ora invece basta presentare domanda nel website dell' Unione dei network per l'occupazione dei laureati, il che è molto più comodo."
L' Unione dei network per l'occupazione dei laureati è stata costituita su proposta congiunta di cinque dipartimenti, fra cui la Commissione statale per lo sviluppo e la riforma, il ministero dell'Istruzione e il ministero del Lavoro e della previdenza sociale, con l'obiettivo di attenuare ulteriormente la pressione occupazionale in continua crescita dei laureati. Negli anni '90 le università cinesi hanno ampliato il numero delle iscrizioni, il che ha permesso a più giovani di godere dell'istruzione superiore, rafforzando nel frattempo la pressione occupazionale dei laureati. Quest'anno i laureati da occupare raggiungeranno quota 4 milioni e 900 mila, oltre 700 mila in più rispetto all'anno scorso, mentre l'anno prossimo supereranno quota 5 milioni.
Yin Jiankun, funzionario del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, ci ha illustrato la serie di misure adottate dalla Cina per creare le condizioni per l'occupazione dei laureati.
"Per esempio, prima della laurea, le università li aiutano presentando opportunità di lavoro; gli organismi di servizio all'occupazione pubblica hanno creato sportelli rivolti ai laureati, offrendo servizi mirati; i dipartimenti interessati tengono attività speciali di presentazione delle domande, adatte alle informazioni sui posti di lavoro, aiutando gli studenti in merito. Le difficoltà di occupazione dei laureati si devono alla loro mancanza di esperienza pratica. In rapporto a ciò, i dipartimenti interessati hanno anche applicato il sistema del tirocinio, costituendo basi apposite in alcune imprese dove i giovani possono imparare dai maestri esperienze di lavoro, rafforzando così la loro capacità occupazionale."
Negli ultimi anni è emerso con evidenza il problema del trasferimento occupazionale della manodopera rurale in eccesso. Secondo le statistiche, nel 2005 i contadini affluiti nelle città per lavorare hanno superato quota 125 milioni, 7 milioni e 550 mila in più rispetto al 2004.
Per permettere a tutti i lavoratori entrati nelle città dalle campagne di trovare posti di lavoro adeguati, le varie città hanno costituito un meccanismo di offerta periodica di informazioni sull'occupazione, tenendo frequenti attività di presentazione di domande di lavoro per i contadini. Secondo le statistiche, l'anno scorso nel periodo di picco dell'ingresso dei contadini nelle città, queste hanno tenuto 430 mila trattative di assunzione mirate, fornendo oltre 6 milioni di posti di lavoro.
Il funzionario del ministero del Lavoro e della previdenza sociale Yin Jiankun ha affermato che il governo cinese ha anche stabilito un piano di lavoro relativo, in modo da innalzare la capacità professionale dei contadini entrati in città per lavoro.
"L'anno scorso abbiamo iniziato ad applicare il Piano per la capacità professionale e l'occupazione della manodopera rurale, tramite il quale durante l'11° Piano quinquennale (2006-2010) formeremo 40 milioni di unità di forza lavoro rurale, ossia 8 milioni all'anno, innalzando la loro capacità di cambiamento dell'occupazione in città."
Il 19enne Ma Dong, proveniente dalla campagna della provincia del Henan, nella Cina centrale, nella seconda metà dell'anno scorso è andato a Suzhou, nella Cina orientale, a cercare lavoro, offrendosi come compositore stampa ad un' impresa di impianti per telecomunicazioni. Subito dopo l'ammissione, è stato sottoposto a training gratuito.
"Arrivato nell'impresa, ho seguito cinque giorni di lezioni teoriche, studiando la cultura aziendale e nozioni sulla sicurezza della produzione, antiincendio e dei trasporti. In seguito l' insegnante responsabile del training mi ha portato alla linea di produzione, insegnandomi ad usare le macchine. La formazione ha gettato solide basi al mio lavoro."
Oltre a seguire i laureati e i contadini entrati in città per lavoro, il governo cinese adotta anche attive misure per promuovere il reimpiego dei disoccupati. Per esempio, per incoraggiare i disoccupati al reimpiego oppure alla creazione di proprie imprese, il governo fornisce loro il sostegno di piccoli crediti e della riduzione o esenzione fiscale, inoltre conferisce alle imprese che assorbono disoccupati la riduzione o esenzione fiscale, e nei confronti dei membri dei gruppi di popolazione in difficoltà, cerca di creare dei posti di pubblico interesse, promuovendo la loro occupazione.
Secondo gli obiettivi stabiliti dai diapartimenti competenti, l'anno scorso la Cina doveva realizzare l'occupazione di 9 milioni di persone e il reimpiego di 5 milioni di disoccupati, contenendo entro il 4,6% il tasso di disoccupazione registrata di città e cittadine. Alla fine del novembre scorso, molti indici erano già stati realizzati in anticipo.
Secondo quanto rivelato dal funzionario del ministero del Lavoro e della previdenza sociale Yin Jiankun, il governo cinese ha in programma di costituire un meccanismo a lungo termine di promozione dell'occupazione, combinando l'occupazione e la promozione dello sviluppo coordinato di economia e società. Egli ha detto:
"In primo luogo occorre realizzare un'interattività virtuosa tra lo sviluppo economico e l'ampliamento dell'occupazione, ampliando l'occupazione tramite lo sviluppo economico e promuovendo l'ulteriore sviluppo dell'economia tramite l'ampliamento dell'occupazione; secondo, occorre realizzare l'orientamento della scelta autonoma dell'attività da parte dei lavoratori, del regolamento dell'occupazione da parte del mercato e della promozione dell'occupazione da parte del governo, fissando le politiche in un sistema tramite l'elaborazione di leggi; terzo, occorre perfezionare il sistema di servizio pubblico all'occupazione, fornendo ai lavoratori urbani e rurali servizi di pubblico interesse gratuiti e fondamentali."
Inoltre la Cina costituirà anche un sistema di formazione della capacità professionale rivolto a tutti i lavoratori, ed accelererà la costruzione del mercato della manodopera, formando un mercato della mandopera unificato per città e campagna; nel frattempo perfezionerà ulteriormente il sistema di assistenza al reimpiego, offrendo lavoro ai gruppi di popolazione in difficoltà.