dú zuò jìng tíng shān
独 坐 敬 亭 山
lǐ bái
李白
zhòng niǎo gāo fēi jìn
众 鸟 高 飞 尽 ,
gū yún dù qù xián
孤 云 独 去 闲 。
xiāng kàn liǎng bù yàn
相 看 两 不 厌 ,
zhǐ yǒu jìng tíng shān
只 有 敬 亭 山 。
Li Bai (701-702) è un poeta di epoca Tang le cui opere sono ricche di colori romantici e di forti sentimenti. Eccelle nel ricorso ai metodi espressivi della metafora e dell'esagerazione, formando uno stile artistico vigoroso e disinvolto, da cui il soprannome di "poeta immortale".
Siedo in solitudine davanti al monte Jingting Vola via, in alto, una schiera di uccelli una nube isolata si allontana indolente mai stanchi di guardarci l'un l'altro noi soli, io e il monte Jingting. Li Bai (701-702) fu un famoso poeta di epoca Tang, le cui opere sono caratterizzate da intensità di sentimento e da una forte nota romantica. Lo stile poetico di Li Bai si avvale spesso di metafore e iperboli che lo rendono vigoroso e disinvolto, e anche per questo motivo è stato soprannominato il "poeta immortale". Questa poesia fu composta da Li Bai nel corso del suo secondo viaggio a Xuancheng, nell'attuale provincia dell'Anhui, dopo essere stato bersaglio degli attacchi di alcuni avversari politici. I primi due versi descrivono il paesaggio antistante, lo stormo di uccelli che vola in alto e la nuvola che pian piano si allontana. Questi elementi creano un'atmosfera fresca e solitaria, che esprime il desiderio del poeta di estraniarsi dalla realtà e di trovare la calma dello spirito. Con gli ultimi due versi Li Bai "personifica" il monte, considerandolo, in quella situazione, come il suo unico amico. Il disappunto del poeta per la freddezza dei rapporti umani nella realtà sociale è espresso in modo implicito proprio negli ultimi due versi, all'apparenza quasi banali.