jué jù dù fǔ
绝 句 杜 甫
chí rì jiāng shān lì
迟 日 江 山 丽 ,
chūn fēng huā cǎo xiāng
春 风 花 草 香 。
ní róng fēi yàn zǐ
泥 融 飞 燕 子 ,
shā nuǎn shuì yuān yāng
沙 暖 睡 鸳 鸯 。
Du Fu (712-770), poeta della dinastia Tang nato nel distretto di Gongxian, l'attuale città di Gongyi, nella provincia del Henan, visse nei periodi "Kaiyuan" di massimo splendore della dinastia, e del tumulto di "Anshi". Condusse una vita povera e vagabonda, piena di difficoltà. Le sue poesie registrano ampiamente la vita concreta del tempo, per cui sono definite "storia poetica". Egli eccelle in varie forme poetiche, con uno stile malinconico e ritmico, ed ha esercitato una grande influenza sui posteri.
Questa poesia in quattro versi descrive vivacemente il meraviglioso paesaggio primaverile, simile ad un dipinto. I primi due versi descrivono in modo generale il paesaggio: in soli dieci caratteri, compaiono i raggi del sole, fiumi e monti, il vento di primavera, fiori ed erbe e il loro profumo, mobilitando vari organi di senso del lettore per percepire la bellezza della primavera. Gli ultimi due versi si concentrano nella descrizione delle rondini e delle anatre mandarine. Le rondini volano in alto e in basso sulla terra primaverile, prendendo l'argilla per fare il nido, una scena piena di vita, mentre le anatre mandarine se ne stanno l'una accanto all'altra: le due scene, una dinamica e l'altra statica, formano un vivace contrasto, descrivono in modo appropriato l'atmosfera gioiosa e armoniosa della primavera, ed esprimono lo stato d'animo eccitato e felice del poeta.