qiū xī dù mù
秋 夕 杜 牧
yín zhú qiū guāng lěng huà píng
银 烛 秋 光 冷 画 屏 ,
qīng luó xiǎo shàn pū liú yíng
轻 罗 小 扇 扑 流 萤 。
tiān jiē yè sè liáng rú shuǐ
天 阶 夜 色 凉 如 水 ,
zuò kàn qiān niú zhī nǔ xīng
坐 看 牵 牛 织 女 星
Questa poesia descrive la solitudine e la tristezza di una dama di corte.
I primi due versi tratteggiano una scena di vita di corte. Una sera d'autunno, la candela bianca emette una luce pallida, aggiungendo dei toni scuri e freddi alla decorazione del paravento. In questo momento, una dama di corte solitaria sta colpendo col ventaglio le lucciole che svolazzano. Il terzo verso fa capire che è già notte fonda, il freddo intirizzisce la dama, che dovrebbe tornare in camera a dormire. Invece costei si siede da sola sui gradini di pietra, guardando in cielo le costellazioni del bovaro e della tessitrice (Altair e Vega). Sebbene separate dalla Via Lattea, il bovaro e la tessitrice possono guardarsi da lontano e hanno un appuntamento serale all'anno. E lei, invece? Il gesto della protagonista di sedersi a guardare le due stelle allude ad uno stato d'animo misto di rimpianto e di speranza.