zǎo fā bái dì chéng lǐ bái
早 发 白 帝 城 李 白
zhāo cí bái dì cǎi yún jiān
朝 辞 白 帝 彩 云 间 ,
qiān lǐ jiāng líng yī rì huán
千 里 江 陵 一 日 还 。
liǎng àn yuán shēng tí bù zhù
两 岸 猿 声 啼 不 住 ,
qīng zhōu yǐ guò wàn chóng shān
轻 舟 已 过 万 重 山 。
Questa poesia con versi di 7 caratteri è famosa in Cina da più di mille anni. Nella primavera del 758, per il suo coinvolgimento nel caso del re Yong, Li Bai venne esiliato a Yelang (nell'ovest dell'odierna provincia del Guizhou). Arrivato a Baidicheng, la condanna venne revocata. Sulla via del ritorno a Jiangling, egli compose la poesia, che esprime il suo gioioso stato d'animo.
Il primo verso descrive il ricordo del poeta, precisando che il battello parte all'alba da Baidicheng. "Tra le nuvole" esprime l'altezza della città sul pendio. Le nuvole colorate all'intorno e il gioioso stato d'animo del poeta per il condono sono perfettamente in armonia. Il secondo verso esprime il desiderio del poeta con l'indicazione della velocità del battello, che permette di raggiungere Jiangling, distante mille li, in un sol giorno. Con un'iperbole, egli descrive la rapidità della corrente del Fiume Azzurro, esprimendo nel frattempo il suo auspicio di "tornare a casa in un attimo".
Il terzo e il quarto verso descrivono la leggerezza e velocità del battello. I richiami delle scimmie lungo le rive non si sono ancora interrotti che il battello ha già oltrepassato migliaia di monti. L'auspicio del poeta di tornare velocemente ad est è espresso a fondo dalla vivacità del ritmo della composizione.