yì jiāng nán bái jū yì
忆 江 南 白 居 易
jiāng nán hǎo fēng jǐng jiù céng ān
江 南 好 , 风 景 旧 曾 谙 。
rì chū jiāng huā hóng shèng huǒ
日 出 江 花 红 胜 火 ,
chūn lái jiāng shuǐ lǜ rú lán
春 来 江 水 绿 如 蓝 ,
néng bù yì jiāng nán
能 不 忆 江 南 ?
Bai Juyi (772-846) è un poeta della dinastia Tang originario dell'attuale zona di Xinzheng, nel Henan. Il suo stile poetico è semplice e fresco, genuino e naturale, con temi che spesso rivelano fenomeni di corruzione politica e la vita di sofferenze del popolo, da cui l'amplissima diffusione.
Questa poesia è una pittura multicolore che descrive la bellezza delle zone a sud del Fiume Azzurro. Sebbene Bai Juyi fosse nato nel nord, dopo aver assunto l'incarico di governatore di Suzhou e di Hangzhou, i bei paesaggi delle due città gli lasciarono dei meravigliosi ricordi. Ritornato nel nord, compose molte opere per ricordare le località visitate. Questa è una delle più rappresentative. All'inizio la poesia esclama: "Le zone a sud del Fiume Azzurro sono belle". Naturalmente è difficile esprimere in una sola parola questa bellezza, inoltre la poesia è corta e non permette un'illustrazione dettagliata, quindi Bai Juyi sceglie i fiori sulle rive del fiume e le sue acque sullo sfondo del levare del sole e della primavera, che si presentano abbaglianti e meravigliosi, per descrivere vivacemente il bel paesaggio primaverile di queste zone. Sotto la penna dell'autore, i fiori sulle rive del fiume sono paragonati al fuoco, con un rosso che ispira ammirazione; anche la descrizione della profondità del verde e dell'azzurro dell'acqua è molto realistica. Due versi di soli 14 caratteri descrivono a fondo il bel paesaggio primaverile delle zone a sud del Fiume Azzurro. Un così bel paesaggio come potrebbe non suscitare la nostalgia dell'autore, che naturalmente si rivela nell'ultimo verso.