Negli ultimi anni, la municipalità di Beijing ha promosso vigorosamente una nuova tornata di apertura di alto livello, dando maggiore impulso allo sviluppo urbano. In particolare, gli sforzi di Beijing volti a riformare l'ambiente imprenditoriale hanno notevolmente migliorato la posizione della Cina all'interno delle valutazioni espresse dalla Banca Mondiale sui contesti economici globali. La capitale cinese ha svolto il ruolo di città modello.
Nel "Rapporto sull'ambiente imprenditoriale del 2019", pubblicato dalla Banca Mondiale alla fine dello scorso anno, la Cina è passata dalla 78esima alla 46esima posizione, entrando tra le prime 50 economie del mondo. Il raggiungimento di questi progressi è imprescindibile dal contributo della capitale cinese.
Il sindaco di Beijing Chen Jining ha affermato che rafforzare la riforma dell'ambiente imprenditoriale costituisce un'importante base istituzionale per la promozione dello sviluppo di alta qualità di Beijing. La capitale cinese ha messo a confronto le norme più avanzate e le migliori esperienze internazionali, riformando i metodi di gestione del governo.
Chen Jining ha rivelato che, nei primi otto mesi di quest'anno, Beijing ha operato riduzioni fiscali e tagli per un totale di 136,8 miliardi di RMB. Secondo le previsioni, nel 2019 i tagli fiscali complessivi toccheranno i 180 miliardi di RMB, la cifra più alta nel Paese.
Il sindaco di Beijing ha inoltre affermato che la capitale cinese raddoppierà gli sforzi per ascoltare quello che hanno da dire imprese e cittadini e per perfezionare i servizi del governo, facendo diventare Beijing una città dotata di un eccellente ambiente imprenditoriale di prim'ordine nel mondo.
Nell'ambito delle nuove misure di apertura adottate dalla Cina, nel 2015 Beijing è diventata l'unica città pilota del Paese a espandere il suo settore dei servizi. Finora, sono già state introdotte 68 misure innovative volte a favorire l'apertura.
Chen Jining ha affermato che, grazie al miglioramento dell'ambiente imprenditoriale e all'apertura del settore dei servizi, le imprese straniere che hanno deciso di investire a Beijing hanno manifestato grande entusiasmo. "Negli ultimi due anni, le tre principali agenzie internazionali di rating del credito come Standard & Poor's, Moody's e Fitch, e un certo numero di noti istituti finanziari e di servizi esteri come SWIFT hanno stabilito uffici a Beijing".
I dati mostrano che nei primi sette mesi del 2019 Beijing ha effettivamente utilizzato 9,8 miliardi di dollari di investimenti esteri, pari al 12,4% del capitale straniero utilizzato dalla Cina. Negli ultimi 6 anni, l'utilizzo effettivo del capitale straniero da parte di Beijing è ammontato a circa 95 miliardi di dollari, registrando un tasso di crescita medio annuo di oltre il 14%. Tra questi, il commercio di servizi ha registrato una rapida crescita, con un tasso di crescita medio annuo di quasi il 9,5%.