Alcuni politici americani colludono con i ribelli di Hong Kong. Il loro complotto non avrà mai successo
  2019-09-19 20:54:47  cri

Mercoledì 18 settembre il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha incontrato a Washington Joshua Wong, Ho Yunshi e altri ribelli di Hong Kong anti-Cina, e ha espresso il suo sostegno alle violenti azioni illecite perpetrare ai danni della regione ad amministrazione speciale con la scusa dei "diritti umani", della "democrazia" e delle "libertà". Si tratta di una grave violazione delle norme fondamentali del diritto internazionale e delle relazioni internazionali, e di una aperta ingerenza negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina, che rivela ulteriormente le cattive intenzioni di alcuni politici americani che stanno tentando di ostacolare Hong Kong e limitare lo sviluppo della Cina.

In qualità di presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi ha ripetutamente espresso il suo desiderio di promuovere quanto prima l'approvazione cosiddetto "Hong Kong Human Rights and Democracy Act", al fine di vendicarsi contro coloro che mantengono la stabilità di Hong Kong e di assicurare una buona via d'uscita agli attivisti di Hong Kong anti-Cina. Nancy Pelosi ha incontrato Joshua Wong e altri ribelli anti-Cina, e ha cercato di coltivare l'asse portante della cosiddetta "Indipendenza di Hong Kong". Ha fatto la stessa cosa che alcuni americani hanno fatto quando erano impegnati nelle "rivoluzioni colorate" in altre regioni del mondo. Nancy pelosi ha ulteriormente rivelato le sue cattive intenzioni: tentare di far nascere una "rivoluzione colorata" a Hong Kong per poi portare scompiglio in Cina.

I recenti fatti di Hong Kong dimostrano che i concetti di "diritti umani" e "libertà" sono stati gravemente distorti e usati eccessivamente. Sono diventati il pretesto addotto da una generazione che ha dimenticato le sue origini per distruggere e gettare nel caos Hong Kong, e la copertura utilizzata dalle forze occidentali anti-Cina per sfidare la linea rossa di "Un Paese, due sistemi", opporsi alla Cina e portare scompiglio a Hong Kong.

Tuttavia, non importa quanto saldamente gli attivisti anti-Cina e anti-Hong Kong siano legati alle forze occidentali anti-cinesi, il loro complotto non avrà mai successo. Da quando Hong Kong è tornata alla Cina 22 anni fa, i principi "Un Paese, due sistemi", "Il popolo di Hong Kong amministra Hong Kong" e "l'alto grado di autonomia" sono stati implementati in modo efficace. I diritti umani e le libertà a Hong Kong sono stati pienamente garantiti dalla Basic Law, dall'Hong Kong Bill of Rights Ordinance e da altre leggi pertinenti. Questo è un fatto oggettivo sentito dalla gente di Hong Kong e riconosciuto da qualsiasi persona imparziale.

Hong Kong fa parte della Cina. La Cina non tollererà mai interferenze esterne negli affari interni di Hong Kong e negli affari interni della Cina. Qualsiasi tentativo di minare il principio "Un Paese, due sistemi" e la prosperità e la stabilità di Hong Kong sarà sicuramente contrastato con fermezza da tutto il popolo cinese. Nel caso in cui i disordini sfuggiranno al controllo del governo di Hong Kong, il governo centrale non se ne starà seduto a guardare: dispone di metodi a sufficienza e potenti forze per sedare rapidamente tutti i possibili disordini. Certi politici statunitensi sono invitati a ritirare immediatamente la loro "mano nera" da Hong Kong, altrimenti ne pagheranno le conseguenze!

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