Giovedì 19 settembre il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha dichiarato in conferenza stampa che gli affari del Xinjiang sono interamente affari interni alla Cina, aggiungendo che i Paesi stranieri non hanno il diritto di interferire. Di recente, un funzionario statunitense, non attenendosi ai fatti e adducendo il pretesto dei diritti umani, ha formulato ripetutamente osservazioni irresponsabili sulle politiche cinesi di governance nel Xinjiang. La Cina si oppone con fermezza a ciò.
Geng Shuang ha dichiarato che la questione del Xinjiang non è legata a problematiche di tipo etnico, religioso o relative ai diritti umani. Quella in corso nella regione nordoccidentale della Cina è una lotta contro il separatismo e il terrorismo. La Cina sollecita gli Usa affinché rispettino la verità e interrompano qualsiasi ingerenza negli affari interni degli altri Paesi con la scusa dei diritti umani.