Grazie alle tecnologie più avanzate, come acquisizione digitale, servizi di cloud e tecnologie intelligenti, il Museo nazionale della Città Proibita completerà entro tre anni la raccolta di immagini ad alta definizione e il "perfezionamento" di 100 mila diversi reperti storici, dando vita a una "Città Proibita digitale".
Il direttore del Dipartimento dei dati e dell'informazione del Museo nazionale della Città Proibita, Su Yi, ha ricordato che la biblioteca digitale è stata aperta lo scorso 16 luglio, aggiungendo che al suo interno sono conservati 50 mila reperti. Tuttavia, questa cifra è ancora relativamente piccola, se si considera che la Città Proibita ospita 1,86 milioni di reperti storici.
Nei prossimi tre anni, il Museo nazionale della Città Proibita studierà le tecnologie legate all'acquisizione digitale, alla conservazione e all'esposizione dei reperti culturali. Allo stesso tempo, gli esperti di diversi think tank e i team che conducono attività di approfondimento su intelligenza artificiale, big data e utenti avvieranno delle ricerche sui dati delle risorse digitali e sui servizi di produzione della Città Proibita, per fornire un supporto strategico alla costruzione della "Città Proibita digitale".