Secondo quanto appreso, giorni fa, il portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha comunicato "dispiacere" per la decisione delle Isole Salomone di interrompere le relazioni diplomatiche con Taiwan, per la Cina che continua a comprimerne lo spazio internazionale e a cambiare lo status quo nella zona dello Stretto.

Su questo tema, nel corso della conferenza stampa di routine del 18 settembre, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang, ha affermato che gli Usa non hanno alcun titolo per fare osservazioni irresponsabili sulla decisione di un Paese sovrano di allacciare relazioni diplomatiche con la Cina. Geng Shuang ha sottolineato che al mondo esiste una sola Cina, che il governo della Repubblica Popolare Cinese è l'unico in grado di rappresentare il Paese e che Taiwan è una parte inseparabile di esso. Questi, secondo il portavoce, sono fatti storici su cui la comunità internazionale ha già espresso il suo consenso.

Geng Shuang ha sollecitato gli Usa a rispettare il diritto degli altri Paesi di decidere autonomamente i loro affari interni, insieme alla loro adesione al principio di "una sola Cina". Il portavoce ha rivolto un appello al rispetto dei tre comunicati congiunti Cina-Usa e di trattare la questione di Taiwan in modo appropriato per evitare il deterioramento dei rapporti sino-americani e garantire la stabilità e la pace nella zona dello stretto di Taiwan.