I suddetti paesi europei hanno affermato a Parigi in una dichiarazione congiunta che Israele, qualora realizzasse tale piano, calpesterebbe seriamente il diritto internazionale. A tal fine, i cinque paesi continuano a chiedere a tutte le parti di mantenere l'autocontrollo e astenersi dall'adottare qualsiasi azione che violi il diritto internazionale, poiché tali azioni danneggerebbero il "piano dei due stati" basato sui confini del 1967, il che renderebbe più difficile raggiungere una pace giusta e duratura nella regione.