Secondo quanto appreso dall'Agenzia d'Informazione Xinhua, il 5 settembre nel presenziare a un'attività aperta, il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato che "morirebbe" piuttosto che richiedere all'UE una "Brexit" posticipata.

Lo stesso giorno nel corso di un intervento presso un centro di formazione per poliziotti situato a Wakefield, nel West Yorkshire, Johnson ha ribadito ancora una volta la sua speranza di tenere elezioni anticipate, ritenendo che ciò rappresenti l'unica soluzione per la continuazione della Brexit. Ha criticato che il disegno di legge mirante ad impedire il ritiro britannico dall'UE senza accordo, sostenuto dai parlamentari con votazione, abbia sminuito la posizione del Regno Unito nel corso dei negoziati con l'UE