Su invito del ministero degli Esteri cinese, dal 28 agosto all'1 settembre, la delegazioni dei funzionari principali delle Missioni permanenti a Ginevra di otto Paesi (Guinea Equatoriale, Mozambico, Zambia, Costa d'Avorio, Sudafrica, Etiopia e Zimbabwe) saranno in visita nella Regione autonoma del Xinjiang Uygur, dove incontreranno i cittadini e vedranno scuole, parchi industriali, le moschee, imprese per la riduzione della povertà e i centri d'istruzione e formazione ad Urumqi, Hotan e Kashgar.
I membri della delegazione hanno speso parole di apprezzamento per i risultati ottenuti dal Xinjiang nel promuovere lo sviluppo dell'economia e della società, e nel proteggere la libertà religiosa dei cittadini e l'eredità culturale delle minoranze etniche. Secondo il loro punto di vista, la regione ha fatto molto anche in materia di riduzione della povertà e di de-radicalizzazione e le esperienze da essa maturate potranno essere materia di insegnamento.
Il capo della delegazione ha detto queste parole: "La Cina ha il diritto di salvaguardare la propria sovranità, l'integrità territoriale e la sicurezza della società, un luogo dove accadono spesso gli incidenti violenti e terroristici non offrirà al popolo una vita ricca e stabile, dunque è necessario adottare diversi metodi - come l'istruzione e la formazione - per contrastare il terrorismo. Spero che la Cina possa continuare su questa strada".