Di recente, l'amministrazione di Donald Trump ha dichiarato che le tariffe su beni e prodotti cinesi importati negli Stati Uniti per un valore di 300 miliardi di dollari oscilleranno tra il 5 e il 10% e verranno introdotte in due fasi, il 1° settembre e il 15 dicembre. A tale proposito, le contromisure che la Cina si è trovata costretta a effettuare, hanno anche apportato un'ulteriore minaccia di tasse aggiuntive statunitensi. Concedendo un'intervista al giornalista di China Media Group, il professore dell'Istituto Lorenzo de' Medici, Fabio Massimo Parenti, ha rilevato che il protezionismo commerciale e l'unilateralismo statunitensi non possono risolvere alcun problema, pertanto solo la cooperazione è l'unica via d'uscita.