Da quando è stata istituita la zona pilota di libero scambio di Shanghai nel 2013, quest'ultima ha incorporato oltre 600.000 nuove imprese tra cui quasi 40.000 finanziate dall'estero, assorbendo il 12% degli investimenti esteri su un'area corrispondente allo 0,02% della superficie del Paese.
L'opinione pubblica si è resa conto che sebbene nel corso di oltre un anno gli Stati Uniti abbiano provocato e inasprito gli attriti economici e commerciali, la Cina ha continuato ad espandere la sua apertura secondo i ritmi e gli accordi stabiliti e continua a essere un potente motore per promuovere la globalizzazione economica e costruire un'economia mondiale aperta.
La Cina ha continuato ad espandere la sua apertura non solo per a vantaggio del proprio sviluppo, ma anche a beneficio del mondo. Nella prima metà di quest'anno, il PIL cinese è cresciuto del 6,3% su base annua, classificandosi tra le migliori economie e, allo stesso tempo, la riforma e l'apertura della Cina hanno portato anche nuove opportunità allo sviluppo mondiale. Il McKinsey Global Institute ha recentemente pubblicato un rapporto che mostra che dal 2000 al 2017 l'indice globale di dipendenza mondiale dall'economia cinese è gradualmente aumentato da 0,4 ad 1,2.