| La Cina ha deciso di aumentare i dazi doganali del 10% e del 5% su 5078 tipologie di articoli provenienti dagli Usa per un valore di circa 75 miliardi di dollari. Tale provvedimento entrerà in vigore il primo settembre e il 15 dicembre di quest'anno, insieme al ripristino, sempre dal 15 dicembre, di dazi doganali del 25% e del 5% su auto e componenti per veicoli prodotti negli Usa. Queste due date corrispondono al momento in cui gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero imposto nuovi dazi su 300 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina.
Al seminario tenuto il 25 agosto presso l'International Trade and Economic Cooperation Research Institute del ministero del Commercio cinese, Sang Baichuan, capo dell'Istituto di economia internazionale della China University of International Business and Economics, ha affermato che tra le contromisure adottate dalla Cina, l'aumento dei dazi su merci agricole americane – tra cui la soia e il cotone – su prodotti ittici e sul petrolio greggio costituisce una risposta puntuale alla guerra commerciale scatenata dal governo Usa.
Li Wei, direttore dell'Istituto di ricerca sull'America e l'Oceania presso l'Institute of Commerce del ministero del Commercio cinese, ritiene che le contromisure adottate dalla Cina siano giuste e che non adottino l'approccio americano di aumentare indiscriminatamente i dazi nei confronti di tutti i prodotti importati dalla Cina.
Gli esperti hanno affermato che nel prossimo futuro la Cina avrà bisogno di rafforzare le contromisure da adottare, rispondere prontamente ai provvedimenti decisi dagli Usa ed innalzare il livello delle proprie competenze. Il direttore dell'Ufficio della strategia per l'internazionalizzazione industriale dell'Istituto di ricerca del ministero del Commercio cinese, Cui Weijie, ha proposto al Paese di continuare a cercare mercati alternativi e di promuovere la strategia del multilateralismo commerciale.
Il direttore dell'Ufficio per la sicurezza del commercio e degli investimenti dell'Istituto di ricerca del ministero del Commercio cinese, Cheng Hui, ha affermato che per rispondere ai frequenti attacchi in questa guerra commerciale iniziata dagli Usa, la Cina dovrà continuare a portare avanti i lavori per la creazione di uno Stato di diritto.
