Recentemente, Leslie Fong, ex caporedattore del giornale di Singapore "Straits Times", ha pubblicato l'articolo dal titolo "Strano legame tra tariffe doganali, oppioidi e oppio" sul giornale, in cui rileva che è difficile da capire che il presidente Usa Trump abbia legato la crisi dell'abuso di oppiacei negli Stati Uniti alla questione commerciale tra Cina e Usa.

Nell'articolo si legge che mentre tutto il mondo crede che l'ultimo round dei negoziati commerciali tra la Cina e gli Stati Uniti stia procedendo senza intoppi, il presidente Trump ha annunciato di intendere imporre dazi doganali aggiuntivi su 30 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina dal 1 ° settembre. Trump ritiene che la Cina non abbia impedito il fentanyl di entrare negli Stati Uniti", inserendolo nelle ragioni di imporre dazi doganali aggiuntivi. In realtà in questo modo ha innalzato la crisi dell'abuso di oppiacei negli Stati Uniti al livello di dispute commerciali tra Cina e Usa. Tale atto è molto strano. Se questa è la sua tattica di negoziazione, dai negoziati precedenti emerge che probabilmente non funzionerà. Il governo cinese non terrà negoziati quando altri puntano le loro pistole alla propria testa. Quello che si può confermare è che l'annuncio di Trump ha fatto perdere miliardi di dollari agli investitori di tutto il mondo, tuttavia gli investitori che vendono allo scoperto entreranno in banca con un sorriso. Questo è molto strano, se ci sono aziende e individui che realizzano un grande profitto grazie all' annuncio improvviso di Trump, chi saranno?

Nell'articolo si indica che il motivo iniziale, per cui è apparsa la crisi degli oppiacei negli Stati Uniti è stato che le compagnie farmaceutiche competenti non avevano dato avvertimenti sufficienti sulla dipendenza dagli oppiacei, anzi avevano incoraggiato i medici a prescrivere questa medicina. Solo quando il fenomeno della dipendenza dagli oppiacei non poteva essere più ignorato, il governo degli Stati Uniti ha iniziato a limitare la prescrizione dei farmaci oppiacei.

Nell'articolo si sottolinea che sono ipocriti gli Stati Uniti che hanno scaricato la responsabilità della crisi dell'abuso di oppiacei nel loro territorio sulla Cina. Quest'ultima ha lavorato a sufficienza sulla questione del fentanyl e l'accusa degli Stati Uniti è del tutto irragionevole.