Libro bianco espone tre grandi bugie sull'opera di istruzione e formazione nel Xinjiang
  2019-08-16 21:05:20  cri

Venerdì 16 agosto, il governo cinese ha pubblicato il «Libro bianco sull'istruzione e la formazione professionale nel Xinjiang», nel quale vengono spiegati in dettaglio alla comunità internazionale il contesto dell'istituzione dei centro di insegnamento e formazione, i contenuti dei corso e l'efficacia della loro attuazione. I fatti smascherano le tre grandi falsità inventate da alcuni occidentali contro l'opera di istruzione e formazione condotta nel Xinjiang, rivelando la loro reale intenzione di interferire negli affari interni della Cina con la scusa dei "diritti umani" e adottando "due pesi e due misure".

Il Xinjiang è da tempo il principale campo di battaglia nella lotta della Cina contro il terrorismo e l'estremismo. Garantire efficacemente la stabilità sociale nel Xinjiang, attaccare e scoraggiare efficacemente i terroristi è la più grande salvaguardia e protezione dei diritti umani nella regione autonoma.

L'istituzione di centri di formazione professionale nel Xinjiang, secondo quanto previsto dalla legge, è in linea con quella che è la normale prassi in diversi paesi e regioni del mondo, con l'obiettivo di tenere conto delle due esigenze dell'antiterrorismo e del miglioramento della vita delle persone. Questo approccio è pienamente conforme allo spirito e ai principi fondamentali della comunità internazionale nella lotta contro il terrorismo e l'estremismo, tuttavia, alcuni politici e media occidentali si sono impegnati molto per stigmatizzare i centri di istruzione e formazione nel Xinjiang adottando "due pesi e due misure", il che rappresenta in sostanza un alibi e una forma di connivenza con il terrorismo e l'estremismo, oltre che una grave violazione della morale internazionale e della coscienza umana.

A questo proposito, il Libro bianco utilizza fatti per dire che ha infranto le tre principali menzogne dell'Occidente contro il lavoro di istruzione e formazione nello Xinjiang.
In primo luogo, i centri di istruzione e formazione del Xinjiang sono a tutti gli effetti delle scuole, e non è affatto "prigioni" o "celle" come vengono invece dipinti dall'Occidente.
Nei centri di istruzione e formazione si svolge il training gratuito in tecniche professionali a favore dei tirocinanti tramite corsi intensivi, lo studio con alloggio nei centri ed altri metodi, il che permette loro di recuperare dai danni causati dall'ideologia dell'estremismo oltre che di apprendere certe tecniche professionali. La libertà personale e i diritti dei tirocinanti vengono sufficientemente rispettati e garantiti.

In secondo luogo, i centri di istruzione e formazione non hanno mai eseguito la cosiddetta "pulizia culturale" rivolta alle minoranze etniche, tra cui quella uigura. L'unico parametro usato per stabilire chi sia un soggetto da salvare è se la persona in questione abbia violato le leggi o commesso crimini di stampo terroristico o legati all'estremismo religioso, il che non ha nulla a che fare con la loro provenienza, etnia e fede religiosa.

Terzo, nei centri di istruzione e formazione non viene repressa la fede nell'Islamismo o verso altre religioni.

I fatti hanno dimostrato che una serie di misure per la lotta al terrorismo e l'eliminazione dell'estremismo, tra cui l'istituzione dei centri di istruzione e formazione, sono riuscite a garantire concretamente i diritti alla vita, alla salute e allo sviluppo degli abitanti locali delle varie etnie. Per circa 3 anni consecutivi nel Xinjiang non si è verificato nessun atto violento o terroristico.
Le misure adottate dal Xinjiang hanno, al contrario, fornito esperienze preziose alla lotta al terrorismo ed eliminazione dell'estremismo in tutto il mondo. Poco tempo fa, gli ambasciatori di oltre 50 paesi hanno inviato una lettera congiunta al presidente del Consiglio dei diritti umani dell'ONU ed al Commissariato d'alto livello dei diritti umani dell'ONU, sostenendo la posizione cinese sul problema legato al Xinjiang. Ciò dimostra appieno che in merito la Cina ha ottenuto un'ampia comprensione e il sostegno della comunità internazionale.

Uno Xinjiang dinamico, prospero e stabile smaschererà tutte le bugie.

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