La Cina non può fare altro. La mossa statunitense viola gravemente l'intesa raggiunta durante i colloqui avuti in Argentina e ad Osaka dai capi di Stato di Cina e Usa. Secondo l'intesa, le due parti dovranno risolvere i problemi attraverso le consultazioni. Tuttavia, la parte americana si appresta ancora una volta a sferrare un colpo con l'imposizione di nuove tariffe, uscendo dal corretto binario della risoluzione dei problemi. Anche se la parte statunitense ha recentemente affermato di aver in parte posticipato l'imposizione di dazi sui beni cinesi, finché le tariffe non saranno abolite, gli interessi della parte cinese saranno inevitabilmente danneggiati. La decisione della Cina di adottare contromisure è quindi pienamente giustificata.
Nessuno esce vincitore da una guerra commerciale. L'escalation delle frizioni economico-commerciali non è un bene per la Cina, né lo è per gli Stati Uniti o per il resto del mondo. La parte cinese intende adottare il metodo della cooperazione per risolvere i problemi. Tuttavia la cooperazione si basa su dei principi e le consultazioni hanno una linea di fondo, e sulle questioni di principio importanti la Cina non cederà mai. Per quanto riguarda la guerra commerciale, la Cina non ha alcuna intenzione di combatterla, ma non ha affatto paura di farlo e sarà costretta a combattere se sarà necessario farlo. La Cina ha sempre mantenuto questo atteggiamento e non cambierà mai. Quando negozia, spalanca la propria porta; quando combatte, lo fa fino alla fine!