In un articolo pubblicato sul "New York Times", il vincitore del premio Nobel per l'economia Paul Krugman ha osservato che la svalutazione del renminbi rappresenta una reazione naturale del mercato causata dalla precedente minaccia di Washington di imporre nuovi dazi sui prodotti cinesi, perciò la Cina è considerata "innocente".
Dal canto suo, il direttore del Centro dello sviluppo sostenibile della Columbia University, Jeffrey Sachs, ha pubblicato un commento sul sito ufficiale del Cable News Network, in cui ha specificato che "l'unico manipolatore" è il governo americano, che, con la politica dei dazi doganali, ha danneggiato gravemente l'economia statunitense, quella mondiale e il commercio globale.