Domenica 4 agosto, il portavoce dell'Ufficio degli Affari di Hong Kong e Macao del Consiglio di Stato cinese ha fatto un'osservazione sui cattivi comportamenti di alcuni manifestanti estremisti di Hong Kong che hanno abbattuto la bandiera nazionale cinese davanti a un edificio e l'hanno lanciata in mare la sera del 3 agosto, condannando severamente tale atto.
Secondo quanto illustrato dal portavoce, la sera del 3 agosto, davanti a un edificio a Tsim Sha Tsui, alcuni manifestanti col volto coperto e vestiti di nero hanno strappato la bandiera nazionale cinese e l'hanno gettata in mare. Quest'atto ha gravemente violato la "Legge della Bandiera della Repubblica Popolare Cinese" e i "Regolamenti della bandiera nazionale e dell'emblema nazionale" della Regione amministrativa speciale di Hong Kong, offendendo in maniera flagrante la dignità del Paese e della nazione cinese, calpestando la linea di fondo del principio "un Paese, due sistemi", e danneggiando gravemente i sentimenti del popolo cinese, inclusi quelli dei compatrioti di Hong Kong. Mossa da forte indignazione, pechino sostiene fermamente le forze di polizia e la magistratura di Hong Kong affinché applichino con decisione e rigore la legge e consegnino quanto prima alla giustizia i criminali colpevoli di tale azione.