Inammissibile privare la Cina dello status di economia in via di sviluppo
  2019-07-28 20:34:11  cri

Venerdì 26 luglio, la Casa Bianca ha chiesto al rappresentante commerciale degli Stati Uniti di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per far sì che l'OMC effettui nei confronti di alcuni paesi la riforma relativa allo status di economia in via di sviluppo. Washington ha addirittura minacciato di agire unilateralmente se non ci saranno progressi effettivi entro 90 giorni. Questa modalità di porre un ultimatum rende evidente il flagrante disprezzo e il calpestamento statunitense delle regole dell'OMC, il che è tipico del pragmatismo e dell'egemonismo.

Dopo che nel 2010 la Cina è diventata la seconda economia più grande al mondo, la voce statunitense richiedente di togliere alla Cina lo status di economia in via di sviluppo è diventata sempre più forte. Per definire se un paese sia in via di sviluppo, non si può prendere solo in considerazione un singolo indice, ma una serie di indici generali, tra cui figurano aggregati economici, PIL pro capite, struttura industriale, capacità di innovazione e distribuzione del reddito nazionale. È ovviamente insostenibile negare che la Cina sia un paese in via di sviluppo basandosi solo sugli aggregati economici.

Le regole di governance necessarie nel mondo di oggi, dovrebbero essere concordate da tutti quanti, e non da colui che sgomita con più forza. La Cina ha sempre sostenuto con fermezza la riforma dell'OMC per migliorare la sua autorità ed efficacia, ma ha anche fermamente sottolineato che la riforma dovrebbe salvaguardare i valori fondamentali del sistema commerciale multilaterale, tutelare gli interessi di sviluppo dei Paesi in via di sviluppo e seguire un meccanismo decisionale di consenso. La Cina è disposta ad adempire ai doveri corrispondenti al proprio livello di sviluppo economico e alle proprie capacità all'interno dell'OMC e salvaguarderà fermamente i diritti e gli interessi dei membri in via di sviluppo. In termini di tutela degli interessi fondamentali del Paese e del popolo, la Cina mantiene sempre la parola data e qualsiasi pressione e ricatto nei suoi confronti risulteranno inutili.

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