Più di 100 falchi statunitensi hanno recentemente inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, accusando la Cina di promuovere "l'espansionismo" e di "maltrattare e intimorire gli altri paesi utilizzando la sua potenza". Il fatto che queste persone abbiano formulato queste accuse infondate è incredibile. Molte persone perspicaci ritengono che semplicemente cambiando l'oggetto della lettera – sostituendo "Cina" con "Stati Uniti" - il giudizio espresso sarebbe del tutto appropriato.
L'autore di questa lettera aperta è un ufficiale della marina statunitense in pensione e tra i co-firmatari figurano sia veterani che membri dell'intelligence. Costoro sostengono che "nel sistema politico americano, la politica è la normalità, la guerra è l'eccezione mentre la Cina è l'opposto di questo". Questa visione è ridicola. Secondo un'indagine, negli ultimi 200 anni dalla fondazione del paese, nel 1776, gli Stati Uniti hanno passato più del 90% del tempo combattendo guerre. Anche nell'ultimo anno del mandato di Obama, che è conosciuto come il "Presidente della Pace", gli Stati Uniti hanno lanciato circa 26.000 bombe in sette paesi. Nei 70 anni trascorsi dalla sua fondazione, avvenuta nel 1949, la Cina non ha mai provocato di sua iniziativa alcuna guerra o conflitto. Quindi, chi è il vero responsabile del "deficit di pace" nel mondo?
Negli ultimi anni, gli Stati Uniti sono stati coinvolti in quasi tutte le più gravi crisi di sicurezza del pianeta: in nome dell'antiterrorismo, hanno lanciato una guerra contro l'Afghanistan, l'Iraq e la Siria, provocando un gran numero di vittime civili e innescando una crisi di rifugiati che continuano a migrare verso i paesi europei. Durante il mandato dell'attuale amministrazione americana, gli Usa hanno rafforzato la propria politica unilateralista: ad esempio, il ritiro unilaterale dall'accordo globale sulla questione nucleare iraniana ha causato continue tensioni in Medio Oriente; l'abbandono del Trattato sulle forze nucleari a portata intermedia stipulato da Stati Uniti e Russia ha danneggiato le basi della sicurezza strategica globale. In nome della "navigazione libera", hanno inviato navi da guerra nei mari di decine di paesi in tutto il mondo per mostrare i loro muscoli... Sono gli Stati Uniti, che usano come arma la propria potenza, il principale distruttore della pace nel mondo e la fonte delle turbolenze globali.
Da quanto mostrano i dati dell'Istituto internazionale per la ricerca sulla pace di Stoccolma, nel 2018 le spese militari statunitensi hanno superato i 640 miliardi di dollari, classificandosi al primo posto al mondo. Da notare che le loro spese militari eguagliano le spese militari complessive degli otto paesi che li seguono in questa speciale classifica. L'ultimo libro bianco rilasciato dalla Cina, "La difesa nazionale della Cina nella nuova era", sottolinea che, rispetto ai principali paesi del mondo, la spesa per la difesa della Cina rappresenta una piccola parte della percentuale del PIL e delle spese fiscali e che anche la sua spesa per la difesa pro capite è bassa. Ad esempio, nel 2017, la spesa per la difesa pro capite dei cittadini cinesi è stata di 750 yuan, pari al 5% di quella degli Stati Uniti. Non sorprende che l'ex presidente degli Stati Uniti Carter abbia sottolineato che gli Stati Uniti sono il paese che maggiormente ama la guerra nella storia del mondo e che la Cina non ha sprecato nemmeno un centesimo nelle guerre.
Alcune persone negli Stati Uniti non hanno risparmiato energie per diffamare la Cina, questo perché il loro comportamento egemonico di lunga data ha trovato una forte resistenza nella tendenza della globalizzazione economica e della multi-polarizzazione politica. Hanno preso la Cina come obiettivo dei loro attacchi e hanno inventato la "teoria della minaccia cinese", con lo scopo principale di approfittare dell'opportunità di portare profitto ai gruppi di interesse che hanno alle spalle.
Come paese che ama la pace fin dai tempi antichi, la Cina non ha mai preso la strada dell'egemonia, ma è da sempre un costruttore e difensore della pace mondiale. Al momento, la Cina ha inviato più di 37.000 soldati in missioni di mantenimento della pace, diventando il paese con il maggior numero di peace-keeper tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, ed è stata considerata dalle Nazioni Unite come "un fattore e una forza chiave nelle operazioni di mantenimento della pace". La quota associativa cinese nelle Nazioni Unite è aumentata dal 2,053% del 2005 al 12,005% del 2019. Quota che è stata versata completamente. Mentre gli Stati Uniti, che si ritengono il boss del mondo, al primo gennaio di quest'anno dovevano ancora alle Nazioni Unite un totale di 381 milioni di dollari di quota associativa e 776 milioni di dollari di fondi per il mantenimento della pace.
Il mondo di oggi non è pacifico e l'umanità deve affrontare molte sfide comuni. In qualità di membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina e gli Stati Uniti hanno necessità di cooperare per affrontare un gran numero di questioni importanti come la questione nucleare nordcoreana, la questione nucleare iraniana e la situazione in Medio Oriente. Se alcuni politici negli Stati Uniti manterranno la loro mentalità egemonica, perseguendo la politica del potere, maltrattando e intimidendo gli altri paesi in ogni parte del mondo, prima o poi saranno abbandonati dalla società civile globale del 21esimo secolo. L'abbandono della mentalità della guerra fredda e del gioco a somma zero e la risoluzione del "deficit di pace" attraverso la cooperazione politica e nella sicurezza è l'unica scelta giusta da prendere per gli Stati Uniti.