Hong Kong è una società basata sullo Stato di diritto. La Legge Fondamentale di Hong Kong garantisce agli hongkonghesi libertà e diritti di parola, assembramento e manifestazione. Ma, ciononostante, quando si esercitano questi diritti si devono anche rispettare quelli degli altri, non si può disturbare l'ordine e la sicurezza pubblica di Hong Kong, né compiere atti criminali violenti e illegittimi. La polizia locale ha affrontato gli atti di violenza operando secondo la legge, con misure che mirano non solo a salvaguardare la stabilità sociale, ma anche a difendere la dignità della società basata sullo Stato di diritto.
In realtà, i Paesi occidentali, in particolare il Regno Unito, non sono qualificati per commentare la libertà di parola e assembramento a Hong Kong. Quando Hong Kong era amministrata dal Regno Unito, i governatori di allora furono tutti designati dal governo britannico! Nei 22 anni successivi al ritorno alla madrepatria, il governo cinese ha perseguito fino in fondo, in modo concreto e in conformità con la Costituzione e la Legge Fondamentale di Hong Kong, i principi "Un Paese, due sistemi" e "Il popolo di Hong Kong amministra Hong Kong con un alto livello di autonomia". Ciò ha permesso ai cittadini locali di godere per legge di libertà e diritti democratici senza precedenti. Dopo il ritorno alla madrepatria, il PIL della Regione amministrativa speciale è passato dagli 1,37 mila miliardi di dollari di Hong Kong del 1997 ai 2,84 miliardi del 2018. I fatti dimostrano che "Un Paese, due sistemi" è la migliore formula per risolvere le questioni storiche rimaste ancora in sospeso. Si tratta di un assetto istituzionale che ha permesso a Hong Kong di continuare ad assicurare prosperità e stabilità a lungo termine dopo il suo ritorno alla Cina.
A giudicare da quanto riportato dai media recentemente, gli atti violenti e criminali compiuti a Hong Kong sono stati manovrati, tramati e organizzati da forze esterne, non hanno niente a che fare con la libertà di parola e di assembramento degli hongkonghesi. Dall'illegittima "Occupy Central" del 2014 ai recenti atti violenti e criminali, le forze esterne hanno continuato a creare disordine a Hong Kong tentando di minare la formula "Un Paese, due sistemi", così da scompigliare Hong Kong e la Cina, accrescere la propria influenza e arrogarsi alla fine il diritto di amministrare la regione.
Il 20 luglio scorso, oltre 300 mila cittadini sono scesi in piazza per "difendere Hong Kong", al grido di pace, sicurezza, stabilità, unità e Stato di diritto. Gli hongkonghesi riconoscono pienamente che senza sicurezza e stabilità i loro diritti civili e le loro libertà non possono essere garantiti.
Gli affari di Hong Kong sono affari interni della Cina, non sarà permesso a nessun governo, organismo o individuo straniero di interferirvi. Hong Kong è un luogo libero, ma è intollerabile che forze esterne vadano lì a creare scompiglio.