Cina, nel primo semestre del 2019 l'economia è cresciuta del 6,3%
  2019-07-15 21:47:51  cri

 

Secondo i dati diffusi lunedì 15 luglio dall'Ufficio nazionale di statistica della Repubblica Popolare Cinese, nella prima metà del 2019 il prodotto interno lordo (PIL) della Cina ha registrato un incremento su base annua del 6,3%. Mao Shengyong, portavoce dell'Ufficio nazionale di statistica, ha dichiarato che la "troika" cinese – consumi, investimenti e import-export – ha funzionato regolarmente, aggiungendo che l'economia nazionale è rimasta generalmente stabile nel primo semestre di quest'anno. Il portavoce cinese ha inoltre affermato che, nella prossima fase, la Cina approfondirà le riforme e l'apertura, migliorerà l'ambiente imprenditoriale e avanzerà verso uno sviluppo economico di alta qualità.

Nella prima metà del 2019, il PIL cinese ha superato i 45 miliardi di RMB, registrando un incremento su base annua del 6,3%. Nel primo trimestre la crescita è stata del 6,4%, mentre nel secondo trimestre del 6,2%. Mao Shengyong ha osservato che la qualità della crescita economica cinese è relativamente alta ed è il risultato di un duro lavoro.

"Quando parliamo di crescita economica del 6,3%, dobbiamo anche guardare alla situazione occupazionale, rimasta relativamente stabile. I prezzi hanno continuato a salire in modo moderato o hanno comunque mantenuto una tendenza generalmente stabile. La crescita del reddito dei cittadini è ancora relativamente rapida. Allo stesso tempo, il consumo di energia per ogni 10 mila yuan del PIL è sceso al 2,7%, a dimostrazione del fatto che l'ambiente naturale nel complesso sta migliorando. Pertanto, la crescita del 6,3% è una crescita di alta qualità e sostenibile".

I dati mostrano che nel periodo gennaio-giugno il valore aggiunto delle imprese industriali al di sopra delle dimensioni designate della Cina è aumentato del 6% su base annua. Anche il settore terziario ha registrato una rapida crescita. Nella prima metà del 2019, il volume totale delle vendite al dettaglio dei beni di consumo sociale della Cina ha registrato un incremento su base annua dell'8,4% e il tasso di crescita e l'incidenza delle vendite online al dettaglio sul totale hanno continuato ad aumentare. Mao Shengyong ha rivelato che nella prima metà di quest'anno i consumi hanno contribuito per oltre il 60%, costituendo ancora la principale forza della crescita economica.

"La crescita dei consumi ha registrato nel suo complesso un'accelerazione. Per quanto riguarda il volume totale delle vendite al dettaglio dei beni di consumo sociale, nel primo semestre del 2019 si è registrato un incremento dell'8,4%, leggermente più veloce rispetto al primo trimestre. In particolare, le vendite al dettaglio totali dei beni di consumo sociale a giugno sono aumentate del 9,8% (1,2 punti percentuali in più rispetto a maggio). Il tasso di crescita degli investimenti si sta stabilizzando e nella prima metà del 2019 gli investimenti in asset fissi sono aumentati del 5,8%. La situazione dell'import-export è risultata migliore del previsto".

Quanto al tasso di crescita complessivo al 6,3% registrato nel primo semestre di quest'anno, Mao Shengyong ritiene che, ragionando su scala globale, la crescita cinese sia tra le migliori. Il portavoce dell'Ufficio nazionale di statistica ha anche sottolineato che l'economia cinese non inseguirà deliberatamente il tasso di crescita; come prossimo step, bisognerà fare le cose in modo sicuro e stabile per stimolare la forza motrice endogena.

"Dall'anno scorso, la crescita dell'economia mondiale e la crescita del commercio internazionale hanno registrato un rallentamento. In un contesto di questo tipo, nella prima metà di quest'anno, sebbene il tasso di crescita dell'economia cinese abbia registrato un leggero rallentamento, continua a tenersi stabilmente entro un intervallo ragionevole. Questo fatto ci mostra che, per rispondere ai cambiamenti che intervengono nell'ambiente esterno, occorre mantenere la fermezza strategica e concentrarsi maggiormente sui propri affari. Per esempio, dobbiamo concentrarci maggiormente sulla riforma e sull'innovazione e promuovere il continuo upgrading delle industrie. Dobbiamo implementare una politica di apertura con ancora maggiore intensità, promuovere un'apertura di livello più alto, ridurre attivamente i dazi doganali all'importazione, migliorare ulteriormente l'ambiente imprenditoriale, sfoltire ulteriormente le liste negative e stimolare lo sviluppo stabile degli investimenti stranieri e del commercio con l'estero".

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