Il 5 luglio il ministero degli Esteri dell'Iran ha trasmesso un messaggio all'ambasciatore britannico a Teheran - convocato la sera precedente - in cui ha chiesto alla Gran Bretagna la "liberazione immediata" della petroliera iraniana bloccata nello stretto di Gibilterra.
Nel messaggio il ministero degli Esteri iraniano ha affermato che il sequestro della petroliera da parte della Gran Bretagna, come richiesto dagli Stati Uniti, è "inaccettabile" e "illegale", e ha dichiarato che il Paese farà tutto il possibile per garantire la liberazione della petroliera.