Il primo luglio, alcuni dimostranti radicali di Hong Kong hanno fatto irruzione nell'edificio del Consiglio legislativo, distruggendo con violenza le attrezzature presenti nella camera in cui si discutono gli affari pubblici. Dopo l'incidente, molte associazioni di residenti cinesi all'estero hanno condannato con forza i disordini violenti che hanno calpestato gravemente lo Stato di diritto di Hong Kong, minandone l'ordine sociale, e hanno dichiarato di sostenere fermamente la salvaguardia dello Stato di diritto e della stabilità di Hong Kong da parte del governo locale, e di opporsi a qualsiasi forza esterna che intende interferire negli affari interni della Regione amministrativa speciale. Nelle loro dichiarazioni hanno sottolineato inoltre di appoggiare pienamente la polizia locale affinché adotti azioni necessarie e in conformità con la legge per punire i violenti.

Il direttore dell'Alleanza per la promozione della pace e dell'unità della Cina in Australia, Qian Qiguo, ha dichiarato che l'attacco all'edificio del Consiglio legislativo e la distruzione delle attrezzatture da parte di alcuni dimostranti radicali costituiscono un tentativo di alcuni gruppi d'interesse di minare la stabilità e l'unità di Hong Kong, influenzando negativamente lo sviluppo stabile della società.