Dal 22 al 29 giugno si è tenuta a Roma la 41a Sessione della Conferenza della Fao. Tra i principali punti in agenda di questa sessione vi sono le elezioni del nuovo direttore generale, che si sono tenute domenica scorsa con una votazione segreta a cui hanno preso parte di tutti i Paesi membri. Domenica pomeriggio, dopo le votazioni e le operazioni di conteggio durate più di tre ore, il presidente della sessione Enzo Benech ha dichiarato che il candidato cinese Qu Dongyu ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno di votazioni con 108 voti favorevoli su 191, diventando così il nuovo direttore generale della Fao. Il mandato di Qu Dongyu, che sarà il nono direttore generale dell'organizzazione, durerà dal primo agosto 2019 al 31 luglio 2023.
Qu Dongyu, nato nel 1963, dopo la laurea in Olanda presso la Wageningen University ha conseguito un dottorato in genetica e sementi. Per molti anni si è dedicato allo studio del miglioramento genetico della patata e a ricerche nell'ambito della biotecnologia. Attualmente ricopre la carica di vice ministro cinese dell'Agricoltura e delle Zone Rurali. Nel suo discorso pronunciato dopo essere stato eletto direttore generale, Qu Dongyu ha dichiarato di voler guidare la Fao in modo imparziale, trasparente ed efficiente, dedicandosi alla realizzazione dell'obiettivo di "rendere la Fao più dinamica e creare un mondo migliore".
Il ministro cinese dell'Agricoltura e delle Zone Rurali, Han Changfu, ha pronunciato un discorso a nome della delegazione cinese, nel quale ha affermato che attualmente la Fao si trova ad affrontare sfide sempre più gravi e difficili. Rendere più dinamica l'organizzazione e valorizzarne il ruolo unico per la realizzazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, attraverso l'innovazione e la riforma, saranno prove importanti che il nuovo direttore generale è chiamato ad affrontare.
Dopo la vittoria del candidato cinese, i rappresentanti dei vari Paesi presso la Fao hanno espresso le loro congratulazioni, dichiarando anche la volontà di sostenere il nuovo direttore generale nei futuri lavori. Ajing Adiang Marik, rappresentante presso la Fao del Sud Sudan, paese membro del G77, ritiene che la vittoria del cinese Qu Dongyu svolgerà un ruolo decisivo per promuovere la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu.