Il premio a Jimmy Carter dà una stangata alle parole di rottura fra Cina e Usa
  2019-06-13 17:24:14  cri

La sera del 12 giugno la George H. W. Foundation for US-China Relations ha conferito il premio di "Statesmanship" all'ex-presidente Usa Jimmy Carter, premiandolo per il suo contributo allo sviluppo delle relazioni fra Cina e Stati Uniti.

Nell'attuale contesto caratterizzato dall'escalation delle frizioni commerciali fra Washington e Beijing, con le relazioni bilaterali che tendono a irrigidirsi, la premiazione di un ex-presidente del Partito Democratico con un premio intitolato a un ex-presidente del Partito Repubblicano assume un significato straordinario. Ciò dimostra che per quanto riguarda la volontà di salvaguardare le relazioni e l'amicizia tra Cina e Stati Uniti, la lungimiranza di molte élite politiche americane ha già superato gli interessi ristretti dei partiti. La premiazione di Jimmy Carter, un attivo costruttore delle relazioni sino-statunitensi, ha risposto energicamente alla cosiddetta "teoria della rottura" fra Cina e Usa.

Nell'attuale scenario mondiale di grandi cambiamenti epocali, il futuro delle relazioni sino-americane non deve essere disturbato dalle interferenze all'interno degli Usa. Proprio come ha detto Jimmy Carter, gli Stati Uniti e la Cina hanno una cultura, una storia, forme di governo, interessi e livelli di sviluppo molto diversi, "ma credevamo anche che gli obiettivi che ci univano, cioè il rispetto reciproco, la ricerca della pace, della prosperità e del progresso, fossero molto più importanti delle differenze che ci separavano".

La voce razionale di questi uomini di Stato americani dovrebbe diventare la voce dominante all'interno degli Stati Uniti nella gestione dei rapporti con la Cina.

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