Il 2 giugno il segretario di Stato americano Mike Pompeo, in viaggio di lavoro in Svizzera, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono disposti a tenere colloqui con l'Iran senza alcuna precondizione, ed ha aggiunto che le misure decise dagli Usa per continuare ad esercitare pressione sull'Iran non cambieranno.

Lo stesso giorno, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il membro del Consiglio federale e ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, Mike Pompeo ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a tenere colloqui con l'Iran, ma anche che continueranno a premere sul governo di Teheran affinché cambi atteggiamento.

Secondo quanto reso noto dai media iraniani, il primo giugno il capo di Stato Hassan Rohani ha dichiarato che non saranno le pressioni Usa a costringere il Paese alle trattative e che saranno intavolati nuovi colloqui solo se gli Stati Uniti mostreranno rispetto nei confronti dell'Iran.