Domenica 2 giugno il governo cinese ha pubblicato il libro bianco "La posizione cinese sulle consultazioni economico-commerciali con gli Stati Uniti", nel quale illustra l'intero corso dei negoziati commerciali con gli Usa e mette in chiaro i fatti, privilegiando le seguenti tre prospettive: l'impatto delle frizioni commerciali affiorate tra Cina e Usa, il comportamento contraddittorio degli Stati Uniti nel processo negoziale, e la posizione di principio della Cina sulle consultazioni. Il libro bianco mira ad aiutare la comunità internazionale a comprendere appieno e in modo oggettivo la realtà dei fatti.

Entrando più nello specifico, nelle oltre 8 mila battute di cui consta il libro bianco, la Cina ha principalmente documentato le tre verità che emergono dalle consultazioni economico-commerciali sino-statunitensi: in primo luogo, i negoziati sono stati seriamente pregiudicati a causa del fatto che la parte statunitense ha cambiato le carte in tavola tre volte; in secondo luogo, la Cina ha raggiunto l'innovazione scientifica e tecnologica affidandosi alle sole proprie forze e lavorando duro e con perseveranza, non l'ha rubata dagli altri Paesi; in terzo luogo, l'imposizione di dazi doganali danneggia entrambi i Paesi e non rende gli Stati Uniti "Great Again".

Al contempo, nel libro bianco viene posta enfasi sui principi abbracciati dalla Cina durante le consultazioni e viene sottolineato che Beijing desidera risolvere le frizioni e le divergenze commerciali esistenti tra le due parti mediante la cooperazione, promuovendo il raggiungimento di un accordo di mutuo vantaggio e win-win. Tuttavia, la cooperazione si basa su alcuni principi, la Cina non farà mai concessioni su quelle che considera importanti questioni di principio. A prescindere da come muterà la situazione in futuro, la Cina continuerà a compiere al meglio il proprio lavoro, in quanto "svilupparsi attraverso le riforme e l'apertura è il mezzo fondamentale per affrontare le frizioni economico-commerciali con gli Stati Uniti".