Intervistato dalla stampa cinese il 22 maggio, lo studioso americano Jeffrey Sachs ha criticato il governo Usa di tentare in maniera sempre più evidente di contenere Huawei, maggiore impresa cinese di attrezzature di telecomunicazione. "Credo – ha dichiarato Jeffrey Sachs - che sia un'escalation pericolosa provocata dagli Usa al fine di indebolire l'economia cinese. Si tratta di un'azione pericolosissima! Auspico che questo comportamento possa essere combattuto e sconfitto".

Soffermandosi sugli ultimi attriti commerciali tra Beijing e Washington, l'esperto ha osservato che il tentativo di contenimento ai danni della Cina risulterà essere "catastrofico". La Cina non è una nemica, ma un Paese che sta cercando di elevare il proprio tenore di vita tramite l'istruzione, il commercio internazionale, gli investimenti nelle infrastrutture e il progresso tecnologico. In sintesi, quello che sta facendo è esattamente quello che farebbe qualsiasi altro Paese di fronte ad una realtà storica caratterizzata dalla povertà e l'arretratezza rispetto alle grandi potenze. Tuttavia, l'obiettivo dell'amministrazione Trump è quello di contenere lo sviluppo cinese. E questo potrebbe risultare disastroso sia per gli Usa, che per il resto del mondo.