Il primo maggio, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avuto una telefonata con il segretario di Stato USA Mike Pompeo in merito alla situazione venezuelana.
In una nota pubblicata dal ministero degli Esteri russo, si afferma che giorni fa l'opposizione venezuelana ha tentato una golpe con il sostegno americano, e che il primo maggio, il capo della diplomazia di Mosca è stato invitato ad una conversazione telefonica con Pompeo al riguardo della questione in oggetto. La Russia ha specificato che l'interferenza negli affari interni e le minacce ad uno Stato sovrano come il Venezuela violano gravemente il Diritto internazionale. Se i delitti continuassero ci sarebbero gravi conseguenze. Solo il popolo venezuelano ha il potere di decidere il proprio destino, e le forze politiche del Paese devono procedere ad un dialogo, come richiamato in precedenza dal governo.
Il 30 aprile, il presidente del parlamento venezuelano Juan Guaidò è comparso nei pressi di una base aeronautica situata a Caracas est, dove ha pronunciato un discorso chiedendo all'esercito di smettere il sostegno al presidente Maduro e al popolo di recarsi in corteo verso la sede della presidenza per destituire il capo di Stato. In un intervento fatto la sera dello stesso giorno, Maduro ha annunciato che il governo ha sventato il colpo di Stato pianificato dall'opposizione e dagli USA.