Bernardino Regazzoni: la Belt and Road Initiative offrirà nuove opportunità alla Cina e alla Svizzera
  2019-04-24 16:10:36  cri

Su invito del presidente cinese Xi Jinping, martedì 23 aprile il presidente della Confederazione Svizzera Ueli Maurer ha cominciato la sua visita di Stato in Cina (che terminerà il 30 aprile), dove parteciperà anche alla seconda edizione del Belt and Road Forum per la Cooperazione Internazionale. Giorni fa, l'ambasciatore della Svizzera in Cina Bernardino Regazzoni ha dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni che lo scambio frequente di visite ad alto livello tra la Svizzera e la Cina dimostra che le relazioni tra i due Paesi si trovano a un livello senza precedenti. L'ambasciatore ha anche sottolineato che la Belt and Road Initiative offrirà nuove opportunità per lo sviluppo dei rapporti bilaterali.

Le relazioni sino-svizzere sono per tradizione relazioni amichevoli. La Svizzera è uno dei Paesi occidentali che ha riconosciuto per primo la Repubblica Popolare Cinese. Dall'allacciamento dei rapporti diplomatici nel 1950, le relazioni tra i due Paesi si sono sempre sviluppate stabilmente. Tra le due parti esiste una solida fiducia reciproca a livello politico. La Cina e la Svizzera, inoltre, si sono scambiate visite ad alto livello con grande frequenza. Nel 2013, i due Paesi hanno firmato un Accordo di libero scambio e la Svizzera è diventata così il primo Paese europeo ad aver concluso un accordo di questo tipo con la Cina. Nel 2016, i due Paesi hanno istituito una partnership strategica nel segno dell'innovazione. Parlando delle relazioni bilaterali, l'ambasciatore Bernardino Regazzoni ha detto che, grazie alle solide basi gettate finora e allo scambio frequente di visite ad alto livello degli ultimi anni, le relazioni sino-svizzere hanno raggiunto un livello senza precedenti.

"Lo scambio di visite tra i nostri due Paesi è senza precedenti, se si tiene conto del livello e della frequenza, c'è stata quasi ogni anno una visita presidenziale. C'è stata la visita molto importante del presidente Xi Jinping in Svizzera nel gennaio 2017, quella del vice presidente Wang Qishan nel gennaio 2019 e molte altre".

Alla luce dello sviluppo vigoroso delle relazioni sino-svizzere, la Svizzera ha risposto positivamente all'iniziativa "One Belt, One Road" lanciata dalla Cina. Oltre ad aver riconosciuto le idee di interconnessione e di sviluppo giovevole per tutti proposte con la Belt and Road, il Paese ha partecipato attivamente alle attività di cooperazione e consultazione. Fra i Paesi europei, la Svizzera è stato il primo ad aderire all'Asian Infrastructure Investment Bank, ribadendo in più occasioni di voler condividere con la Cina le esperienze da lei maturate in ambito finanziario, dando il proprio contributo all'iniziativa "One Belt, One Road". Nel maggio 2017, l'ex presidente della Confederazione Svizzera Doris Leuthard ha partecipato alla prima edizione del Belt and Road Forum per la Cooperazione Internazionale e quest'anno l'attuale presidente Ueli Maurer parteciperà alla seconda edizione del Forum: tutto ciò mostra chiaramente l'importanza attribuita dalla Svizzera all'iniziativa "One Belt, One Road". L'ambasciatore Bernardino Regazzoni ha dichiarato che la cooperazione instaurata dai due Paesi nella cornice della "Belt and Road" offrirà nuove opportunità per lo sviluppo dei rapporti bilaterali.

"Il quadro generale che ho appena tracciato per le relazioni bilaterali è molto favorevole all'approfondimento della cooperazione anche nell'ambito specifico della Belt and Road Initiative. C'è lo sviluppo delle relazioni a livello finanziario, lo sviluppo delle infrastrutture, lo sviluppo dei trasporti e di tutto ciò che sta attorno a queste attività fondamentali. Tutto ciò può offrire nuove opportunità per le relazioni bilaterali".

La "One Belt, One Road" è un bene comune globale che mira al mutuo vantaggio, al win-win e allo sviluppo comune. La promozione della facilitazione e della liberalizzazione del commercio è una componente importante di questa iniziativa. Giorni fa, in un'intervista alla stampa cinese, il presidente della Confederazione Svizzera Ueli Maurer ha affermato che l'iniziativa "One Belt, One Road" è un progetto orientato al futuro in grado di portare avanti la globalizzazione. Il mondo esterno non dovrebbe aver paura, visto che tutte le parti possono beneficiare del miglioramento delle infrastrutture.

Nell'aprile del 2016, la Svizzera è diventata il primo Paese a istituire una partnership strategica nel segno dell'innovazione con la Cina e il primo Paese che intrattiene relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare sulla base dei cinque concetti di innovazione, coordinamento, sviluppo "green", apertura e condivisione. L'ambasciatore Bernardino Regazzoni ha dichiarato che in questo contesto se si coniuga la strategia individuata dalla Cina per uno sviluppo trainato dall'innovazione con i vantaggi competitivi di cui gode la Svizzera nel campo dell'innovazione, la cooperazione instaurata dalle due parti nell'ambito della "Belt and Road Initiative" può portare a una situazione win-win.

"Credo che abbiamo in comune questo spirito innovativo. Siamo coscienti che possiamo posizionarci nella parte alta dell'economia mondiale, solo innovando in modo stabile e duraturo. Un altro punto da notare è il seguente: le nostre economie vantano una forte complementarità, i nostri due Paesi scambiano beni ad altissimo contenuto innovativo tecnologico. Quindi non abbiamo che da guadagnare aprendo i nostri mercati l'uno verso l'altro, perché appunto non c'è pericolo, è veramente una situazione win-win".

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