| Durante una conferenza stampa tenuta lo stesso giorno, il ministro ha annunciato che il Pakistan ha deciso di costruire una barriera di 950 chilometri nelle aree pericolose al confine con l'Iran. Tra i provvedimenti figurano anche la costruzione di una forza speciale frontaliera e l'aumento delle unità paramilitari di pattugliamento.
Il capo della diplomazia ha comunicato che i miliziani, che giorni fa avevano ucciso 14 soldati delle forze dell'ordine pachistane nella provincia del Balochistan, sono entrati proprio dal confine con l'Iran, e che questi hanno un campo d'addestramento e logistica nel Paese confinante.
Sempre lo stesso giorno, si è tenuto un colloquio telefonico tra Qureshi e l'omologo iraniano Javad Zarif, durante il quale Qureshi ha espresso la speranza che Teheran adotti misure contro i miliziani, ottenendo un sì preliminare dalla controparte che ha promesso di agire dopo aver condotto un'indagine.
Alle prime ore del mattino di giovedì 18 aprile, nella sopraccitata provincia sudoccidentale pachistana, un gruppo di miliziani, trasvestiti da soldati delle forze dell'ordine pachistane, hanno sparato e ucciso 14 persone. Dopo un accertamento ufficiale, è stato confermato che tutti i morti provenivano dalle forze dell'ordine pachistane. Successivamente, un'organizzazione separatista della provincia del Balochistan ha rivendicato l'attentato.
