Giovedì 18 aprile si è tenuto, a Roma, il simposio "Future of the Globalization and the Cooperation between China and EU/Italy", organizzato dall'Accademia Cinese delle Scienze Sociali e dall' Istituto di ricerca Luigi Sturzo.

La conferenza ha avuto come tema centrale la cooperazione tra Cina ed Europa e tra Cina e Italia. Nel suo discorso pronunciato alla cerimonia d'apertura, il presidente dell'Accademia delle Scienze Sociali, Xie Fuzhan, ha ricordato i risultati economici e sociali ottenuti dalla Cina nei 70 anni trascorsi dalla fondazione della nuova Cina e, in particolare, quelli ottenuti nei 40 anni dal lancio della politica di riforma e apertura. Xie Fuzhan ha affermato che l'apertura porta il progresso, mentre la chiusura crea arretratezza. In futuro, la Cina intensificherà ulteriormente la cooperazione con Italia ed Europa, la cooperazione multilaterale e quella con paesi terzi.

Il professore dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Sergio Paba, ritiene che la Cina sia completamente cambiata dopo 40 anni di riforma e apertura, e anche la sua posizione nella filiera industriale mondiale è mutata. Solo cogliendo questa opportunità i Paesi europei, inclusa l'Italia, potranno effettivamente realizzare una cooperazione win-win nello sviluppare relazioni commerciali con la Cina.

Il professore dell' Università Cattolica del Sacro Cuore, Agostino Giovagnoli, ritiene che occorre avere un'approfondita conoscenza dei contenuti dell'iniziativa Belt and Road e che, solo affrontando insieme le sfide, è possibile realizzare un futuro migliore.