In qualità di primo Paese del G7 che ha appena aderito all'iniziativa "Belt and Road", l'Italia ha chiaramente mostrato l'intenzione di condividere con la Cina i suoi punti di forza nel settore manifatturiero. La delegazione italiana che ha preso parte a questo evento - guidata dall'agenzia ICE e da UCIMU-Sistemi per Produrre - è costituita da rappresentanti di 46 imprese costruttrici di macchine utensili o specializzate in robotica e automazione. Scopo della presenza dell'Italia a questo evento è quello di promuovere attivamente il consenso raggiunto recentemente dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e dal capo di Stato cinese Xi Jinping sul rafforzamento della cooperazione nel settore manifatturiero.
A questo proposito, il direttore dell'Agenzia ICE di Beijing, Amedeo Scarpa, ha detto queste parole: "La Cina e l'Italia vantano rapporti di collaborazione e anche commerciale da molti decenni. Lungo la nuova via della seta, che dovrebbe essere una via evidentemente free e fair, c'è sia reciprocità di vantaggi e win-win. Sicuramente queste collaborazioni possono sicuramente crescere, possono aumentare con vantaggio reciproco delle parti."
L'industria manifatturiera italiana occupa una posizione di leadership a livello mondiale e le macchine utensili italiane hanno ricevuto un grande benvenuto in Cina per la loro flessibilità operativa, per la progettazione personalizzata ed i loro elevatissimi standard tecnologici. Su questo tema Scarpa ha poi aggiunto: "Nel 2018 le esportazioni di made by Italians in Cina si sono attestate a 340 milioni di euro. La Cina è il terzo mercato di sbocco dell'offerta italiana di settore. Siamo convinti che le opportunità di collaborazione tra Italia e Cina nel corso dei prossimi anni aumenteranno sensibilmente.
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