La provincia di Hainan sarà testimone del nuovo ciclo di apertura della Cina
  2019-03-28 19:36:50  cri
Durante il Forum asiatico di Bo'ao dello scorso anno, il presidente cinese Xi Jinping annunciò quattro importanti misure volte ad aumentare il grado di apertura del Paese – allentamento sostanziale dei limiti di accesso al mercato, creazione di un ambiente di investimento più attraente, rafforzamento della protezione della proprietà intellettuale ed espansione delle importazioni – avviando un nuovo ciclo di apertura. A distanza di un anno, durante il Bo'ao Forum for Asia 2019, il premier cinese Li Keqiang ha lanciato una serie di segnali che confermano la volontà della Cina di continuare ad allargare la sua apertura. La provincia insulare di Hainan, un'importante finestra che si affaccia sui 40 anni di riforma e apertura, sarà nuovamente testimone del nuovo ciclo di apertura che vede protagonista la Cina.

Nell'ultimo anno, abbiamo assistito alla creazione di una nuova lista negativa per l'accesso degli investimenti esteri, che include adesso 48 voci dalle 63 iniziali; sono state lanciate misure di apertura in 22 settori, con significativi progressi per quanto concerne l'ingresso delle istituzioni finanziarie straniere nel mercato cinese. Inoltre, la Cina ha introdotto una serie di misure politiche volte a ridurre le tasse e i costi e a ottimizzare l'ambiente commerciale. Il livello generale dei dazi doganali è passato dal 9,8% al 7,5%. Con la Legge sugli investimenti esteri, approvata durante le "due sessioni" di quest'anno, vengono implementati il sistema di gestione della negative list e lo standard del "trattamento nazionale" prima dell'accesso dei capitali stranieri nel Paese, chiarendo che le imprese nazionali e quelle straniere sono trattate ugualmente. Questo aumenterà notevolmente l'apertura, la trasparenza e la prevedibilità dell'ambiente commerciale cinese.

Attualmente, l'economia cinese sta attraversando una fase di transizione verso uno sviluppo di alta qualità. Di fronte alle opportunità offerte dalla nuova rivoluzione tecnico-scientifica e dalla trasformazione dell'industria, occorre anche affrontare i rischi esterni comportati dalla crescente tendenza all'unilateralismo e al protezionismo e dall'inasprimento degli attriti di natura commerciale a livello globale. Di fronte a una situazione di grandi cambiamenti che non si verifica da oltre un secolo, la risposta di Beijing è chiara e ferma: la Cina promuoverà lo sviluppo di alta qualità assicurando un alto livello di apertura; la porta che apre la Cina al mondo esterno non solo non sarà chiusa, ma sarà resa sempre più grande; occorre combattere l'incertezza dello sviluppo mondiale attraverso la certezza dell'apertura cinese.

Durante la cerimonia d'apertura del Forum asiatico di Bo'ao tenutasi giovedì 28 marzo, il premier cinese Li Keqiang ha rilasciato una serie di segnali di apertura entusiasmanti. Queste misure, che riguardano l'accesso al mercato, l'ambiente di investimento, la protezione della proprietà intellettuale e la cooperazione in campo tecnologico, non solo sono il fulcro del nuovo ciclo di apertura della Cina, ma rispondono anche alle principali preoccupazioni degli investitori stranieri nella Repubblica Popolare.

Il tema della conferenza annuale del 2019 è "Shared Future, Concerted Action, Common Development". "Apertura" è diventata la parola più pronunciata durante l'edizione di quest'anno, a dimostrazione del fatto che i concetti di apertura della Cina al mondo esterno e di comunità umana dal futuro condiviso hanno riscosso largo consenso in tutto il mondo.

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