La Cina promuoverà un'apertura di livello ancora più alto
  2019-03-26 20:25:11  cri

 

Lunedì 25 marzo si è conclusa a Beijing la sessione annuale del China Development Forum. I funzionari cinesi presenti hanno lanciato un segnale chiaro e non equivocabile: la Cina promuoverà fermamente un'apertura di grado ancora maggiore e assicurerà uno sviluppo economico di alta qualità, consentendo al mondo intero di condividere le tante opportunità offerte dal mercato cinese.

Il China Development Forum è una finestra importante attraverso cui il resto del mondo può conoscere la Cina dopo la seduta annuale delle "due sessioni". L'edizione di quest'anno ha attratto oltre 150 senior manager delle imprese World Top 500 e leader nel mondo, nonché studiosi di fama internazionale.

Esprimendosi in merito al tema del Forum "Continuare ad allargare l'apertura e promuovere una win-win cooperation", Han Wenxiu, vice direttore dell'Ufficio della Commissione per l'economia e le finanze del Comitato Centrale del PCC, ha dichiarato che in futuro l'apertura della Cina al mondo esterno porterà ancora più vantaggi a tutti i soggetti coinvolti.

"Accelereremo la revisione e il perfezionamento delle leggi e dei regolamenti nazionali e fisseremo le misure di apertura sulla base di quanto prescritto dalla legge. Ad esempio, rafforzeremo la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, con l'inasprimento delle sanzioni in caso di violazione dei diritti. Questi sono anche requisiti intrinseci per la costruzione di una Cina innovativa e lo sviluppo di imprese innovative. Intendiamo attuare scrupolosamente la Legge sugli investimenti esteri e accelerare l'elaborazione di misure di sostegno".

Negli ultimi anni, la Cina si è concentrata sulla realizzazione della "Belt and Road Initiative", continuando ad aumentare il suo grado di apertura. Fino alla fine del 2018, l'interscambio commerciale di beni tra la Cina e i Paesi situati lungo la Via della Seta ha superato i 5 trilioni di dollari. Gli investimenti cinesi hanno creato occupazione e aumentato gli introiti fiscali nelle regioni interessate. Guardando al futuro, Ning Jizhe, vice direttore della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Repubblica Popolare Cinese, ha dichiarato che:

"Come prossimo step, continueremo ad aderire ai principi di condivisione, cooperazione e discussione congiunta e a lavorare per il coordinamento delle politiche, per un commercio senza barriere, per la connettività infrastrutturale, per una sinergia finanziaria e per la connessione tra le aspirazioni dei popoli; continueremo ad attenerci all'orientamento del mercato, ai principi commerciali e alle convenzioni internazionali, lasciando che le imprese e i governi svolgano un ruolo di guida; continueremo a promuovere la "One Belt One Road" affinché venga approfondita e produca risultati concreti; continueremo a cooperare a stretto contatto con i Paesi situati lungo il tracciato della Silk Road; continueremo a promuovere l'ottimizzazione e il potenziamento del commercio e a istituire più piattaforme per la promozione commerciale".

Il presidente della People's Bank of China, Yi Gang, ha dichiarato che in futuro la Cina allargherà ulteriormente l'apertura del settore finanziario, partendo dalle regole istituzionali, dall'ambiente commerciale e dalla vigilanza finanziaria:

"L'apertura del settore dei servizi finanziari dovrebbe garantire parità di trattamento e gli stessi standard di vigilanza alle istituzioni finanziarie cinesi e straniere in termini di partecipazione azionaria, forma delle imprese, qualifica degli azionisti, ambito di attività, numero di licenze, ecc. Occorre trattare allo stesso modo le istituzioni finanziarie nazionali ed estere, in modo più trasparente e più in linea con le convenzioni internazionali".

Il rapporto sul lavoro del governo presentato quest'anno all'apertura dell'Assemblea Nazionale del Popolo chiarisce che occorre continuare a promuovere l'apertura della circolazione di merci e fattori e prestare maggiore attenzione all'apertura istituzionale. A tal proposito, il vice ministro del Commercio cinese Qian Keming ha dichiarato che l'apertura istituzionale è quella più profonda, completa, sistematica, equa e trasparente.

"In futuro, dovremo prestare maggiore attenzione all'apertura del settore dei servizi e all'apertura delle regioni occidentali, e promuovere la formazione di un nuovo modello di piena apertura che crei una connessione tra i settori primario, secondario e terziario, il trasporto terrestre e marittimo, i mercati interno ed esterno, e orientale e occidentale. Dobbiamo prestare maggiore attenzione alla neutralità competitiva e trattare allo stesso modo imprese statali, private, straniere e qualsiasi altra entità di mercato, in linea con le esigenze di sviluppo di alta qualità della Cina e con la necessità di conformarci alla nuova tendenza di sviluppo della globalizzazione economica".

Quest'anno la Cina ridurrà ulteriormente la lista negativa per l'accesso degli investimenti esteri, permettendo alle imprese a capitale unico straniero di operare in un numero maggiore di settori.

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